sabato 7 maggio 2016

๑๑๑ Booktrailer La Terra delle Grandi Madri ๑๑๑ con estratto dell'introduzione



La Terra delle Grandi Madri
Percorso lunare iniziatico

Emanuela Pacifici 

 

Introduzione

Esiste un luogo antico dentro ogni donna, un luogo alle volte lontano, oltre gli oceani della quotidianità, oltre i confini sociali, famigliari, culturali; quel luogo arcaico arriva a noi con gli echi sussurrati dell’intuito, lo intravediamo nel desiderio irrazionale di affondare dentro il nostro corpo per ritrovare l’anima.
Non è illusione, non sono allucinazioni uditive quei sussurri che sembrano provenire dalle caverne buie dell’anima. Sono le voci, attutite dal viaggio oltre il tempo e lo spazio, delle Grandi Madri.
Gli antichi le chiamerebbero “antenate”, i ricercatori preferiscono chiamarle “archetipi”, noi viaggeremo insieme, profondamente immerse nel Grembo Universale della creazione, impareremo a raggiungere quel luogo prezioso dove le Grandi Madri da sempre ci attendono, ci chiamano e ci guidano.
Nei sogni trovano lo spazio per lasciarsi ascoltare, ci sostengono con le loro forti braccia che hanno il profumo di “Casa”, quelle stesse braccia che sembrano poter contenere facilmente tutto il mondo.
Danzano con noi, suggerendoci i passi di quella danza antica che lentamente torna alla memoria, quella danza che non abbiamo mai veramente dimenticato.
Nei sogni, nelle visioni, nelle favole, nei racconti, esse tornano a parlare.
Sono sopravvissute alla dimenticanza, a strati e strati di menzogne, a cumuli di macerie e violenze, al dolore di generazioni infinite di figlie; eccole, che appena chiudiamo gli occhi, stanche di dimostrare al mondo il nostro valore, eccole che nel canto dolce delle onde delle maree del nostro corpo ci vengono ad accogliere, salutando il nostro naufragio come una benedizione.
Le Grandi Madri hanno volti antichi, sono vecchie e giovani, perché il tempo si è fermato per l’eternità sul sorriso della loro anima, sulla luce del loro sguardo.
Sono figlie e sorelle, possiamo intravedere alle volte la loro ombra in un’altra donna, in un’altra qualsiasi donna; e lei diventa subito conosciuta, alleata, amica, compagna.
Non importa da dove veniamo.
Non importa cosa facciamo.
Non ha alcun valore l’età, l’aspetto, la nazionalità.
Quando riconosciamo l’ombra delle Grandi Madri nello sguardo di un’altra donna, lei, diventa subito Sorella.
Perché sappiamo che in qualche tempo, in qualche luogo, abbiamo percorso insieme il Viaggio verso la Terra delle Grandi Madri.
Benedico ogni vostro passo donne Sorelle
Che il mondo intraveda nel vostro sguardo l’ombra delle Grandi Madri, che le mie parole divengano leggere fiammelle per facilitare la vostra discesa nell’anima antica e preziosa del femminile.


Emanuela Pacifici

mercoledì 9 marzo 2016

๑๑๑ La Terra delle Grandi Madri ๑๑๑



" Siamo Piene di Luna mie Magiche Donne, piene di magia, colme di quell’essenza misteriosa che ha sempre fatto tanta paura al mondo, così tanta che hanno provato a cancellarla; ma la magia non si cancella, la si può ignorare, tentare di dimenticare ma prima poi quella forza misteriosa e potente urla di nuovo dentro il ventre e ti ricorda che c’è, c’è da sempre e ci sarà sempre. come un canto antico che è sorto dal nostro stesso corpo.

Il Santo Graal, il Vaso di Pandora o Porta Alchemica non importa quale nome vogliamo darle, la nostra Pancia straripa di parole che hanno diritto alla nostra voce.

In quello spazio magico abbiamo accolto l’intero mondo: figli, mariti, amanti, abbiamo creato universi di biancheria pulita, di ninna nanne che è quasi l’alba, di crostate e biscotti, abbiamo dato lavoro alle nostre mani e trovato spazi che ci portassero fuori, lontano… dove immaginavamo di poter sbocciare libere.

Mie Magiche Donne è tempo di tornare a Casa, fra le pareti calde e umide del nostro stesso corpo, è tempo di seguire il canto antico, il sentiero che dalla Terra nostra Madre ci conduce lì dove la Donna Crea, partorisce se stessa ogni mese, si trasforma e si unisce all’Universo intero.
C’è una comoda culla dentro di noi, una stanza segreta dove le Grandi Madri di ogni tempo aspettano il nostro ritorno, aspettano di sussurrarci i Sacri Misteri del regno femminile, è in quel luogo di silenzio e amore che risiede il nostro trono, indossiamo la corona, la più splendente che potete immaginare e torniamo a Regnare, Regine e finalmente Madri anche di noi stesse." *

Così voglio presentarvi il libro "La Terra delle Grandi Madri", il frutto del lavoro nutriente e prezioso che questo blog, la pagina facebook e il percorso lunare hanno messo al mondo.
Un percorso esperienziale delle 13 Lune, che accompagna verso il ricordo di ciò che siamo, come donne e dee.
Ogni Luna è celebrata, accolta, sperimentata, ogni Luna ha un dono da condividere con te.


Emanuela Pacifici 

* brano tratto da La Terra delle Grandi Madri di Emanuela Pacifici 

Il libro è disponibile all'acquisto, qui troverete le varie opzioni e indicazioni
http://www.anguanaedizioni.it/17-Come-acquistare.html


venerdì 29 gennaio 2016

๑๑๑ Imbolc, liberare il nostro infinito potenziale ๑๑๑




Imbolc, Candlemass o Candelora, è il tempo in cui il grembo della Terra che nel periodo invernale ha custodito pazientemente i semi della prossima primavera, riceve le energie cosmiche, la spinta sacra alla nascita. Il seme, per poter Venire alla Luce, deve permettersi di uscire dal luogo caldo, umido, comodo, dal buio nutriente per sbocciare in una realtà sconosciuta.
Cos'è che spinge il seme a Fiorire? a lasciare il conosciuto per il mistero?
La stessa energia che spinge il bruco a non resistere alla trasformazione che lo renderà farfalla.
Sia il seme che il bruco non sanno coscientemente in cosa si stanno Trasmutando, non sanno che saranno più belli, perfetti, completi, divini.
Nel seme e nel bruco esiste l'istinto, a cui si abbandonano in perfetta fiducia, sanno che quello è l'unico modo per divenire quello che veramente sono, resistere alla Trasmutazione, scegliere di rimanere seme e bruco semplicemente non è naturale.
Quello che avviene nella natura, è una parabola meravigliosamente preziosa per raccontarci quello che avviene nel profondo di noi.
 Il seme come nostro potenziale infinito di bellezza, grazia, perfezione, è lì nel buio, comodo, nutriente del nostro Essere, è pronto a ricevere la spinta energetica per Venire al Mondo.
E' necessario però che sacrifichiamo l'immagine di noi stessi che ci siamo fatti, ogni cosa che consideriamo la nostra realtà. Dobbiamo necessariamente lasciare la crisalide di ciò che abbiamo sempre creduto di essere e permettiamo a Ciò che realmente Siamo di Nascere.
La crisalide per il bruco e il seme per il fiore, sono semplicemente fasi; uno stadio, non quello che Realmente Sono. E' solo uno dei potenziali, non il potenziale unico e ultimo, nonostante sia il bruco che il seme non sappiano quello che diventeranno seguono l'istinto naturale, e in totale fiducia permettono al potenziale di quello che realmente sono di svilupparsi.
L'essere umano spesso, rimane invece nella sua originaria forma di bruco o seme, pensa che semplicemente è tutto lì, costruisce limiti e barriere invalicabili trasformando la crisalide in una sicura, comoda prigione.
E se fuori c'è la possibilità di essere farfalla?
Meglio non fidarsi, continuare a creare bruchi sempre più intelligenti, sempre più tecnologici, sempre più raffinati, ma che rimangono bruchi.
Ci hanno insegnato che non potremo mai essere perfetti, sani, immortali e noi bruchi ci siamo rassegnati a non poter avere le ali. Ci siamo organizzati un mondo su misura di bruchi e semplicemente ammiriamo le farfalle come un'altra specie, qualcosa che noi non potremo mai essere.
La libertà della farfalla in fondo ci spaventa anche.Se riusciamo a renderci conto che forse possiamo diventare farfalle, subito ci tiriamo indietro perché questa nuova rivelazione, intuizione, ci spinge fuori dall'unico mondo che conosciamo; ci rende un'altra specie.

E' il momento amati esseri umani di renderci conto che non esiste nessuno di noi che non è farfalla, siamo tutti farfalle che fingiamo di essere bruchi, alcuni diventano quello che in realtà sono, altri li ammirano e costruiscono crisalidi sempre più resistenti perchè la trasformazione non giunga mai al termine.
Come decidiamo di Venire al mondo in questa nuova primavera?
Nessuno romperà la nostra crisalide, nessuno costringerà il vostro seme a divenire fiore.
Cosa ci spingerà a lasciare il nostro ruolo di bruchi?
L'assoluta Fiducia che è nostro Diritto Essere Farfalle.

Emanuela Pacifici


Nel Nome della Madre vi invita a celebrare Imbolc e scoprire l'infinito potenziale con il webinario :

* Imbolc, La Fiamma della Guarigione*
percorso di celebrazione che potete liberamente fare a casa

riceverete sulla vostra casella di posta elettronica :

1. Mp3 Meditazione Guidata : Liberare il Divino Potenziale

2. Documento Word - Rituale della Candelora : Io Sono Libero, Guarito, Illimitato.

non prenotatevi l'ultimo giorno che il rituale ha bisogno di cose che dovete preparare in anticipo

scrivete a selvadellaluna@gmail.com

*Immagine Mario Duguay

lunedì 14 dicembre 2015

๑๑๑ Il Solstizio D'Inverno e L'Arcangelo Gabriele ๑๑๑



"L’Arcangelo Gabriele è il Padre dell’elemento acqua. Gabriele è colui che protegge i misteri della donna, della gestazione e della nascita in tutti i mondi - sia spirituali che materiali. Egli è il mantello bianco della neve e dell’inverno che preserva i semi fino al rinnovo della primavera. Ecco perché viene detto che la nascita di Gesù è stata annunciata dall’Arcangelo Gabriele." *

Il Solstizio D'Inverno è tradizionalmente il momento nel quale molti dei antichi vengono alla Luce, da Mitra ad Osiride, Buddha, Krishna e Gesù.
Astrologicamente il sole vive i giorni di maggior declino, per poi tornare a recuperare potenza il 25 dicembre .
Solstizio deriva dal latino, sol stat + sistere ( il sole sta fermo) gli antichi credevano che nel momento dei solstizi il sole si fermasse realmente nel suo percorso per 3 giorni per poi riprendere il cammino ( o rinascere).
Da questa morte e dopo 3 giorni c’è la rinascita deriva anche il rituale della resurrezione Pasquale,  e questo deve i suoi natali ai più antichi riti di resurrezione egiziani.
L'Arcangelo Gabriele è il reggente celeste della porta solstiziale dell'Inverno ( dopo essere passati dalla porta dell'equinozio d'autunno aiutati dall'Arcangelo Michele), Gabriele è colui che porta nutrimento ai semi custoditi nel ventre buio ed umido della terra, così come nutre e illumina i nostri semi interiori.
La Scintilla Divina o Forza Divina che tutti noi custodiamo nella grotta cosmica del nostro cuore è appena nata, ha bisogno di cura, protezione, nutrimento per poter continuare il Viaggio che porterà questa stessa Forza Divina a divenire energia che fiorisce e guarisce ( Equinozio di Primavera, con l'Arcangelo Raffaele) e successivamente Forza che si manifesta con il pensiero ( Solstizio D'Estate, con l'Arcangelo Uriel) e quindi a manifestarsi pienamente come Eroe Solare.
Il Viaggio della ruota dell'anno è quindi il Viaggio dell'Eroe solare, che nasce come Forza di  infinito potenziale nel Solstizio D'Inverno fino a manifestare il proprio potere divino con il Solstizio D'estate e tornare all'Utero cosmico di purificazione e ricongiunzione al tutto nell'Autunno con L'Arcangelo Michele.
"  Durante l’inverno l’arcangelo dell’acqua Gabriele (condensazione, materializzazione, realizzazione, nascita), il messaggero celeste detentore delle forze del concepimento, lo spirito di questa fredda e bluastra stagione, si trova nelle altezze cosmiche, egli apre la porta per l’entrata delle anime nella vita terrena, mentre l’arcangelo di fuoco della terra Uriele (associato al calore e a Venere), penetra nel pensiero umano riscaldandolo «questo è il tempo in cui la terra viene fecondata dalle anime, è il tempo in cui la terra ha un involucro di neve, in cui si trova nello stadio delle sue forze di cristallizzazione, in cui l’uomo può essere unito alla terra come al corpo cosmico terrestre, pesante; allora le anime si dirigono dal cosmo verso la sfera terrestre e in certo qual modo vi si riuniscono. Questa è la fecondazione annuale del corso dell’anno terrestre." **
Gabriel significa " Dio è la mia Forza" o "Eroe di Dio" egli con il Raggio che governa ( Il Raggio Cosmico Bianco) rappresenta il Potere Divino dell'Io Sono che si incarna nel corpo e rende l'uomo simile a Dio.
Il Raggio Bianco è governato da Gabriel e dal Maestro Serapis Bey, è il Fuoco dell'Ascensione, il Potenziale con cui ogni uomo viene al mondo, quello di incarnare pienamente l'Eroe di Dio o Forza di Dio.
L'Ascensione non è altro che l'unione dell'Io Umano con l'Io Divino, l'incarnare in ogni cellula del corpo, in ogni pensiero, in ogni atto creativo l'Angelo di Luce che realmente siamo.
Gesù, così come ogni Maestro prima e dopo di lui, ci ha chiaramente indicato il percorso per poter creare il Paradiso dentro e fuori di noi, non si deve aspettare di morire alla vita per poter godere delle nostre potenzialità Divine, qui e ora, in questo corpo e su questa Terra ognuno di noi ha l'infinito potenziale di creare Bellezza, Armonia, Pace e Prosperità,

Emanuela Pacifici

Il 20 Dicembre 2015, Roma
Nel Nome della Madre vi invita a celebrare il Solstizio D'Inverno con l'Arcangelo Gabriele ed i Maestri del Raggio Bianco, riconosceremo in noi il Bambino di Luce e viaggeremo insieme per manifestare il nostro Angelo Umano.
Il workshop sarà disponibile anche come webinario per poter celebrare da casa.
questa la locandina con programma completo dell'evento

per informazioni e prenotazioni selvadellaluna@gmail.com






*citazione da I Vangeli Esseni Oliver Manitara

**Rudolf Steiner

giovedì 15 ottobre 2015

๑๑๑ Il ritrovamento del gemello perduto, la Placenta energetica ๑๑๑


Molti di noi vivono con la sensazione di aver perduto qualcosa o qualcuno, ci si sente incompleti, come mancanti sempre di una parte; si cerca questa parte nell’anima gemella, spesso anche inconsciamente si cerca negli occhi dei nostri compagni colui/colei che possa colmare quel profondo senso di vuoto, quella nostalgica mancanza.
Per molte culture antiche il non rispettare la placenta al momento della nascita del bambino poteva causare nell’essere adulto proprio questo stato di perenne mancanza, in quasi tutti i popoli arcaici esistevano rituali per lasciare andare il corpo fisico della placenta così che l’essenza spirituale potesse passare al bambino in naturalezza e senza traumi.
La placenta non è più considerato un organo sacro, se non in pochissime regioni così dette “primitive”, il bambino alla nascita viene separato immediatamente sia dal cordone ombelicale che dalla placenta e questi vengono smaltiti come rifiuti organici.
La placenta che veniva seppellita ornando la terra di fiori e offerte, l’organo che veniva chiamato “Angelo”, “Albero della Vita”, “Radice delle tue radici” è gettata in un secchio e allontanata immediatamente dalla madre e dal bambino.
La Placenta è stata concepita insieme a te, ed è geneticamente identica a te, neanche se tu avessi un fratello/sorella gemella avresti i suoi stessi identici geni, invece la placenta è l’unico essere cellulare perfettamente uguale a te .
La sua funzione è fondamentale per la nascita e la gestazione, essa infatti fornisce i nutrienti necessari al bambino e provvede alla protezione, per esempio se il bambino ha carenze la placenta seleziona il nutriente necessario e lo trasporta al feto, sceglie letteralmente quello che è giusto e sano per il bambino e quello che invece è dannoso, un vero e proprio angelo custode, che è molto utile anche dopo la nascita.
In diversi popoli la placenta permane accanto al bambino finchè questa non si stacca naturalmente e il cordone ombelicale si secca staccandosi a sua volta, se il bambino ha durante il parto delle difficoltà si massaggia la placenta o la si riscalda e immediatamente il bambino recupera energia vitale.
Le culture “primitive” di tantissimi popoli nel mondo sostengono che la placenta sia colei che trasmette l’energia vitale al feto, e che è necessario dare il giusto tempo dopo la nascita perché tutta questa energia passi al corpo del bambino.
Anche per la madre è un organo di grande importanza, mangiare un pezzettino di placenta ferma l’emorragia dopo il parto e dona grande energia e latte alla partoriente, questi benefici pare che non fossero sconosciuti per le antiche tradizioni che rispettavano la naturalità del parto e il giusto tempo di separazione figlio-placenta-cordone.
Secondo recenti esperimenti molte persone che ripercorrono il trauma della nascita per esempio tramite la terapia di rebirthing riconoscono nella separazione dalla placenta e dal cordone ombelicale una delle più dolorose perdite e ferite, quando guariamo il trauma della nascita e della separazione da questo gemello antico che ci ha protetto e nutrito fin dalla nostra creazione andiamo a guarire i nostri corpi eterei, creando una nuova connessione con la placenta, non più fisica ma eterica.
Nelle tribù indiane del Nord America si pensa che l’anima viva negli organi della nascita, il cordone e la placenta vengono quindi fatti seccare e avvolti in una stoffa sacra e custoditi finchè il bambino non diviene un adulto al quale la madre consegna questa eredità dicendo : - Ho protetto la tua anima tutta la vita ora tocca a te.-
E’ dunque una parte di anima quella che perdiamo quando ci separano dalla placenta?
E’ questa perdita che determina il vuoto che riempiamo di oggetti, denaro, persone, emozioni?
Robin Lin scrive:
“ La Placenta connette tutti i nostri Chakra, permettendoci di vivere come esseri umani integri e completi, armonizzandoci con il flusso circolare di energia, che oscilla con il disegno dello Yin-Yang. Inoltre, poiché la Placenta connette ciascuno di noi alla propria madre, è il Chakra della Placenta che da continuità alle generazioni. Ogni figlio della Terra connesso a ogni madre preservando la nostra relazione con il passato, il presente e il futuro.
Le tradizioni celebrano a Samhain gli antenati, noi riattiviamo quest’antica connessione, andremo a riprendere la nostra Placenta, siamo stati separati da essa in modo repentino e traumatico ma possiamo riparare, possiamo trasformare questo trauma in un dono per noi stessi e per la nostra stirpe.

Emanuela Pacifici ( Selva Della Luna )

01 Novembre 2015, Roma
Per celebrare Samhain e riattivare la connessione alla placenta energetica Nel Nome della Madre ti invita al workshop Samhain : l'invisibile diviene visibile * Le Storie che trasformano*
il workshop sarà disponibile anche come webinario per celebrare da casa
per informazioni e prenotazioni selvadellaluna@gmail.com

Fonti e citazioni dell'articolo : Robin Lin
Il Chakra Dimenticato - Il Libro della Placenta

lunedì 14 settembre 2015

๑๑๑ La Luna di Settembre, tempo di gratitudine ๑๑๑



La Luna del Raccolto è la Luna dell’equinozio d’autunno o Mabon, in questo tempo di equilibrio dove la notte e il giorno hanno la stessa durata l’intero pianeta canta la sua melodia di gratitudine, la natura sembra suggerirci il cammino della pienezza, quello in cui viviamo è il Paradiso Terrestre, l’Universo provvede a tutti i nostri bisogni sia materiali che spirituali, un fiore non si chiede a cosa servirà il suo profumo, non si sente inutile nella sua bellezza, sa che il suo compito divino consiste nell’aprirsi al sole, nell’amoreggiare con le api e gli insetti impollinatori, nel consegnare al vento la sua essenza, sa che tutto è giusto, che l’universo nella sua perfezione si occuperà di lui, avrà pioggia per nutrirsi e vento per arrivare lontano, il momento dell’equinozio d’autunno ci racconta proprio questa meravigliosa verità: Siamo fiori nel grande Giardino della Vita, fiori di colori diversi e diversi profumi, ma ognuno di noi ha il suo polline prezioso da distribuire alla Terra e al Cielo, aprirci alla perfezione Universale, lasciare che la vita agisca in noi, in perfetta fiducia che tutto è giusto, tutto è amore, questo è il solo modo affinché il Giardino della Vita sia sempre carico di bellezza e di profumo, la paura, il dubbio, non ti permetteranno di schiuderti, rimarrai seme per tutta la tua esistenza e il seme per quanto sia prezioso è solo il potenziale di quello che potrebbe essere, un potenziale che per realizzarsi deve saper lasciare la sicurezza della culla comoda che ci ha permesso di superare il freddo dell’inverno, ora è tempo di schiudersi e lasciare che il nostro profumo inebri la Terra e il Cielo, è tempo di vivere pienamente la nostra essenza, fosse anche per pochi giorni, il fiore vivrà presto la propria sfioritura ma questo non gli impedisce di aprirsi, di schiudersi qui e ora alla Vita.

Sei seme da troppo tempo, pensi sempre che ci sarà un tempo di felicità e aspetti che si compia il tempo, ebbene il tempo è questo, non ti sentirai mai veramente pronto a sbocciare, *la maggior parte di noi crede che ci siano altre condizioni da realizzare prima di poter essere felici. È per questo che siamo assorbiti dal futuro e non siamo capaci di essere presenti nel qui e ora. È per questo che non ci accorgiamo di tante meraviglie della vita. Se continuiamo a fuggire nel futuro, non possiamo essere in contatto con le molte meraviglie della vita, non possiamo essere nel momento presente, là dove c’è guarigione, trasformazione e gioia.( Thich Nhat Hanh, Libero ovunque tu sia)
Tu sei un Miracolo, la tua intera Vita è un Miracolo nella sua perfezione, non c’è nulla di sbagliato, la Vita è perfezione, l’intero cosmo è perfezione, guardati con gli occhi dell’Universo, impariamo a vedere la nostra vita come un Miracolo, schiudendoci diamo la possibilità alla Vita di prendersi cura di noi, non dobbiamo far altro che esser disponibili a vivere, tutto il resto sarà Dono.
Vivi, apriti, lascia la culla del passato, scrollati di dosso la Terra e respira la tua essenza permettendo all’intero Giardino della Vita di godere della tua fioritura, non c’è altro che devi fare, non impegnarti ad esser migliore, sei già un Miracolo, tu “servi” all’esistenza così come sei.
Immagina un fio d’erba, esso è meno importante di una rosa?
La rosa è forse esteticamente più bella, più profumata ma ha la stessa importanza del filo d’erba, che tu sia filo d’erba o rosa per il Creatore del Giardino tu sei fondamentale, tu stesso con il tuo sbocciare crei il Giardino, il Creatore può seminare ma sei tu che nello scegliere se aprirti o meno alla Vita Crei il Giardino, ebbene è tempo di far fiorire la Vita, dentro e fuori di noi, rimanere semi, rimandare sempre la fioritura inevitabilmente porta all’ammuffimento della tua vita, al ristagno delle tue potenzialità, fluisci… libera il tuo potenziale, il mondo li fuori ha bisogno del tuo polline, sii Co-creatore del Giardino, sei tu stesso il Giardino.
L’autunno porta già in sé il seme della primavera ma dobbiamo esser disposti ad abbandonare le foglie ed i frutti ormai secchi o troppo maturi, dobbiamo esser disposti a spogliarci di quello che è stato e rimanere nudi e indifesi, affidarci alla Vita, che tutto conosce, che a tutto provvede, avremo un nuovo mantello di versi germogli solo se in perfetta fiducia e amore saremo disposti a rimaner nudi forti solo della nostra essenza.

E’ tempo di Affidarsi, sboccia, fiorisci e poi lascia andare… sarai di nuovo seme, sarai di nuovo frutto, sarai di nuovo creatore del Giardino della Vita, in te è già contenuto tutto, sei il Miracolo, ruota insieme al cerchio, lascia che l’universo ti nutra e ti spogli, quando penserai di morire in realtà sarai solo un albero spoglio che attende i nuovi germogli.

Emanuela Pacifici ( Selva Della Luna )

Nel Nome della Madre propone il webinario * Il Grano dell'autunno è il Seme della primavera*
per celebrare da casa l'Equinozio d'Autunno e la Luna di Settembre
il webinario comprende
. Mp3 Radicamento l'Albero della Vita
. Mp3 Meditazione Guidata Luna del Raccolto
. Rituale d'Equinozio * Il Mandala delle stagioni * atto di gratitudine per ogni dono che tutte le stagioni portano nella nostra vita

per informazioni e prenotazioni selvadellaluna@gmail.com 

venerdì 7 agosto 2015

๑๑๑ 8 8 8 La Porta del Leone : la Chiamata ๑๑๑



Oggi 08 agosto 2015, il Portale cosmico del Leone è nella sua massima apertura energetica, molti di noi sono stati incuriositi da questa particolare combinazione numerica; molti hanno sentito l'esigenza di cercare informazioni o di ascoltare con più attenzione ciò che questo evento cosmico richiamava.
Questa che sta avvenendo è una vera e propria Chiamata di massa, l'essere di Luce che vive dentro di noi conosce già il luogo e i tempi, conosce i passi per raggiungere il portale, quello che le Guide galattiche chiedono ora è di risvegliare la propria Maestria interiore, di permettere a quell'Essere Divino di camminare sui sentieri che ben conosce e arrenderci al suo Potere.
La Verità, la conosciamo già, non c'è nulla che dobbiamo ancora cercare, ma dobbiamo darci il permesso di ricordare e di manifestare questa Verità attraverso la parola, le azioni, la nostra stessa presenza qui e ora sulla Terra.
Ricercatori di Verità questa chiamata è per tutti noi, questa chiamata è la voce delle nostre Origini, il Sacro Grembo Spirituale della Terra ci sta riunendo, e ci chiede di Affidarci totalmente e pienamente alla nostra saggezza interiore.
Tutto quello che dovevamo sapere ora lo sappiamo, e quello che ci servirà domani arriverà a noi, non c'è più nulla da scavare, non c'è mai stato; ma scavando l'abbiamo capito.
Tutto era in superficie, facilmente raggiungibile, tutto era già nostro, nostra eredità di nascita.
Il Leone detiene il potere del Cuore, ricordate la favola del Mago di Oz?
Il Leone Codardo alla fine della Fiaba incontra il Mago e questo esaudisce il suo desiderio :

Quando toccò al Leone Codardo, Oz prese da un armadietto una bottiglia che conteneva un liquido verde-oro, che il Leone annusò disgustato. 
“Bevilo” disse Oz. 
“Cos’è?” chiese il Leone.” 
Se fosse dentro di te sarebbe coraggio, perché il coraggio è sempre dentro di noi, ma finché non lo bevi non si può chiamare così. Il Leone bevve. 
“Come ti senti?” chiese Oz. 
“Pieno di coraggio!”.
 

Il Mago di Oz non dona nulla che i personaggi non abbiamo già, dona solo l'opportunità di Vedere quello che è già nostro, che è sempre stato con noi, il nostro Coraggio o Raggio del Cuore, che segna la nostra via di mattoni gialli ( la via illuminata dal cuore) che ci conduce oggi insieme alla Porta del Leone, lì dove scopriremo che non abbiamo bisogno di trasformare e guarire nulla, che non abbiamo più bisogno di scavare per cercare, che dobbiamo solo riconoscere in noi quello che cercavamo.

Come vi sentite Leoni?
Pieni di Coraggio?

Bene, perchè il Mago vi ha donato semplicemente il dono di Vedere finalmente ciò che da sempre siete.

Emanuela Pacifici ( Selva Della Luna)