mercoledì 4 luglio 2012

๑๑๑ Hatshepsut, la regina esiliata dalla storia ๑๑๑



( Scultura in calcare raffigurante Hatshepsut con il copricapo tradizionale dei sovrani egizi, il khat sormontato dall'ureo (scalpellato). Rispetto ad altre statue conosciute non è riportata la barba posticcia.Metropolitan Museum of Art di New York )

Ed è un po buffo per me ritrovarmi a parlare di storia, eppure la vita di questa donna mi ha appassionato particolarmente, in realtà sono arrivata a lei tramite una ricerca sulla Dea Hathor e poi come aprendo uno scrigno magico sono volate nelle mie mani diverse informazioni e riflessioni.
Hatshepsut  figlia maggiore del re Thutmosis I, sposata al fratellastro Thutmosis II e tutrice del giovane fratellastro-nipote Thutmosis III, Hatshepsut riuscì in un modo o nell'altro a sfidare la tradizione e a installarsi saldamente sul trono divino dei faraoni.
Fu l'unica presenza femminile nella storia ad essere rappresentata, sia come donna che come uomo, vestita con abiti maschili, dotata di accessori maschili e addirittura della barba finta tradizionalmente esibita dai faraoni.
Nonostante durante il suo regnò l'Egitto prosperasse, dopo la sua morte, si cercò con ogni mezzo di cancellare il suo nome e la sua immagine. Al contrario di come comunemente si crede, non fu l'unica donna che riuscì a governare l’Egitto. Conosciamo un buon numero di regine che regnarono sull'Egitto prima di lei: la regina Neitkrety (che Erodoto chiama 'Nitokris'), verso la fine della VI dinastia, e la regina Sobekneferu, alla fine della XII dinastia (Medio Regno). Con meno certezza, crediamo ci siano state anche la regina Neithotep e Meryt-Neit, che dovettero regnare entrambe durante la I dinastia.
Infatti, abbiamo i loro nomi racchiusi nel cartiglio - il tipico disegno curvilineo nel quale era scritto il nome del faraone - e lo stile delle loro tombe suggerisce una loro ascesa al trono.
Sebbene conosciamo molto poco su queste regine, abbiamo però abbastanza dati per affermare che i loro regni furono brevi e poco importanti.
Anche la più tarda regina Twosret (XIX dinastia) regnò molto brevemente e di lei ci rimangono ben pochi elementi con cui giudicare il suo operato.
In realtà il regno di  Hatshepsut fu molto prospero ma nonostante questo  durante la sua vita che dopo la sua morte ebbe numerose difficoltà probabilmente legate al suo essere donna, addirittura è stata ritrovata da poco la sua mummia, la regina infatti era stata condannata alla damnatio memorie dal figliastro Thutmose III. Il suo nome era stato cancellato da statue e monumenti, il suo sarcofago profanato e la mummia rivela da un'attenta analisi non un trattamento che ricevevano i Faraoni, ma anzi, un voler deturpare e nascondere la bellezza femminile.
Cos'è che ha reso così pericolosa questa donna tanto da voler cancellare dalla storia il suo nome?
Certo, un regno prospero guidato da una donna poteva esser un problema per la casta sacerdotale egiziana ma esiste una storia che potrebbe giustificare ancora meglio, l'esilio di questa donna dalla storia...
La regina aveva come consigliere Senenmut XVIII dinastia, architetto, capo di stato e tutore della sua primogenita Neferura, la storia sembra alludere anche ad una relazione amorosa fra i due, oppure la storia che è scritta sempre da chi detiene il potere voleva nascondere non solo il nome della regina ma anche infangare il nome dell'architetto?
Senenmut è certo non era un semplice consigliere della regina,le origini di Senenmut non erano nobili, ma egli si costruirà personalmente una tomba monumentale vicina a quella della regina degna di un faraone, per quale motivo la regina che già non era ben vista dal suo seguito diede l'approvazione per questa costruzione?

Questa tomba nasconde dei segreti... la storia della costruzione delle piramidi egiziane e le origini della civiltà d'Egitto?
La tomba non è aperta al pubblico ed è sotto chiave. Agli studiosi infatti non piace commentare questa tomba, perché sembra contraddire le loro interpretazioni della genesi d'Egitto.
Era circa l'anno 1470 a.C. quando Senenmut iniziò la costruzione del "Djeser Djeseru", ovvero un magnifico mausoleo il cui nome egizio vuol dire "Sublime Sublimità", costruito nel complesso di Deir el-Bahari
La prova più sconcertante di una conoscenza astronomica ereditata in qualche modo all'architetto e poi alla regina Hatshepsut, si trova sul soffitto della tomba di Senenmut, situata affianco al mausoleo principale. In questo soffitto è riprodotta una precisa sezione della volta celeste del 10.450 a.C. con al centro la Cintura di Orione. Questo piccolo sistema è stato riprodotto in maniera emozionante. Intorno alla cintura, (clicca sull'immagine iniziale per ingrandire) vi sono tre orbite a forma di goccia. E' un simbolo non adottato tra i gereoglifici egizi, ed appartiene invece alla cultura mesopotamica, dove ha il significato di "acqua", o "vita". Pochi anni fa, degli scienziati avevano constatato che nella parte d'Universo che ci circonda vi sono due grandi concentrazioni di acqua. Uno nel nostro Sistema Solare e, quindi, sulla Terra. L’altro, invece, era proprio nel Sistema di Orione.
Analizziamo meglio il significato sulla volta della tomba dell'architetto. Venne ritrovata sotto uno strato di intonaco - ciò a significare che era una conoscenza da preservare ai posteri, piuttosto che ai contemporanei - e i disegni vennero scolpiti, invece che dipinti - ciò a significare che l'architetto stesso fu l'autore, senza altri ausili, e non badava alla bellezza artistica.
Nella parte inferiore della volta, è rappresentato il calendario egizio (12 mesi di 30 giorni ciascuno), mentre in quella superiore, come abbiamo già detto, è raffigurata una porzione di cielo. Vi sono quattro barche: quelle più piccole, a sinistra, raffigurano i pianeti Giove e Saturno; le più grandi sono la dèa Iside, che astronomicamente simboleggia la stella Sirio, e il dio Osiride, al quale era attribuita l'omonima costellazione, quella che per noi si chiama oggi "costellazione di Orione". In particolare, l'architetto ha voluto evidenziare un elemento preciso di tale costellazione: la Cintura, appunto.

Come sapeva Senenmut tali conoscenze?
E perchè le riteneva così importanti?In una sua iscrizione si legge: "Avendo percorso tutti gli scritti dei saggi, non ignoro nulla di quel che è successo a partire dal primo giorno". Difatti, l'architetto Senenmut venne iniziato alla Casa di Vita di Karnak, luogo che nell'Antico Egitto era fondamentale, sede di culture ancestrali e religiose che erano raggiungibili solo a pochi.
Tuttoggi, sappiamo ben poco su ciò che veniva conservato in questo tipo di "biblioteche segrete", per così dire. Ma Senenmut venne a conoscenza di cose che probabilmente volle svelare alla sua amata. Magari per questo motivo i sacerdoti si aizzarono contro l'architetto di corte e, in seguito, anche contro la regina: solo gli iniziati infatti potevano conoscere i segreti della Storia d'Egitto. Sta di fatto che dopo la morte dei due, il faraone Thutmose III e il Clero Tebano condannarono Hatshepsut e Senenmut alla "damnatio memoriae", distruggendo ogni effigie che rappresentasse i due nel Mausoleo di Deir el-Bahari. Ciò però non è bastato a cancellare un personaggio così intrigante dalla storia, come non è bastato deturpare la femminilità della regina per non far emergere la forza della femminilità.

Selva Della Luna 

fonti :