sabato 7 dicembre 2013

๑๑๑ Celebrando il Solstizio D'inverno : Festival della Luce ๑๑๑


Il 22 Dicembre 2013 Nel Nome della Madre vi invita a celebrare insieme il Solstizio D'inverno,
attraverso un percorso meditativo ed esperienziale ci prenderemo cura della Luce Divina presente in ognuno di noi, Il Sole Bambino nasce nel cuore di tutti, senza distinzione, ma come ogni creatura appena nata ha bisogno di cure e attenzione per poter essere seme che sboccerà rendendoci giardini profumati in primavera.

Per visionare il programma dettagliato del Workshop:

Per ulteriori informazioni e prenotazione:
selvadellaluna@gmail.com


venerdì 15 novembre 2013

๑๑๑ Preparandoci alla Luna Piena, Il Bagno di Afrodite ๑๑๑


Piove, un venerdì di lavoro e silenzio, lavoro al workshop per il nostro cerchio di Luna, ed ecco il desiderio di prepararmi anche ad accogliere questa Meravigliosa Luna Piena.
Venerdì... quale giorno migliore per onorare la Venere in me?
Un bagno rituale è la pratica di Luna Piena che oggi vi propongo.
Occorrente :
2 tazze di petali di rosa essiccati o freschi ( io di solito lascio essiccare le erbe ed i fiori sul mio altare alla Dea così che ricevano anche la sua benedizione)
1 quarzo rosa di grandi dimensioni
2 tazze di sale marino
4 candele preferibilmente rosa

Preparate con cura il vostro bagno, potete decidere di fare uno scrub spirituale e fisico sulla vostra pelle prima di immergervi nel bagno profumato ( usate due cucchiai da tavola di miele, un cucchiaino di olio di oliva e 2 prese abbondanti di sale fino, mescolate il tutto e strofinate delicatamente la pelle del vostro corpo, visualizzando di mandar via anche tutte le impurità spirituali)

Accendete dunque le candele e immergetevi nel vostro bagno caldo e profumato ed iniziate la meditazione di Afrodite :

Concentratevi sui vostri piedi e ripetete sussurrando le seguenti parole :
" Questi sono i piedi di Afrodite. Che possano esser benedetti dalla bellezza."
Ora concentratevi sui polpacci e ripetete :
" Questi sono i polpacci di Afrodite. Che possano esser benedetti dalla bellezza"
E così per ogni parte del vostro corpo, fino al viso. In corrispondenza di quest'ultimo sussurrate :
" Questi sono gli occhi di Afrodite. Che possano splendere di bellezza."
" Questa è la bocca di Afrodite. Possano le mie parole essere colme di bellezza."

Ora rilassatevi, quando vi sentite pronte ad uscire dall'acqua, asciugatevi e stendetevi per qualche minuto a riposare, attraverso questa pratica rituale, se ripetuta nel tempo vi accorgerete di attirare la bellezza nella vostra vita e vi preparerete onorando il femminile in voi per accogliere la Luna Piena.

Buona Luna Piena della nebbia anime belle.

Per partecipare al workshop di Domenica 17 Novembre, Roma
scrivere a selvadellaluna@gmail.com
per chi volesse partecipare ma non può fisicamente esserci è disponibile la meditazione guidata in mp3 e scrivendo a selvadellaluna@gmail.com riceverete in omaggio il rituale di luna piena.


Selva Della Luna

fonte : Divino Femminile - Raylene Abbott

venerdì 8 novembre 2013

๑๑๑ Le 9 Madri di Avalon : in Principio c’era la Sorellanza ๑๑๑


Donne, uomini,voi che sarete Sacerdotesse e Sacerdoti di Avalon
prendete il vostro cuore e posatelo sulle ali del desiderio
Incorniciatelo con la consapevolezza
riempitelo di Amore.
Siate sacri, siate amati, siate amore, miei cari.
perchè io sono l’amore che fluisce attraverso tutto
che è in tutto
che è in te come respiro
Come una fiamma viola
come Vita.
© Poesia Kathy Jones, Priestess of Avalon Priestess of the Goddess

Per il Celti il numero 9 ha sempre rivestito una grande importanza dal punto di vista magico e cerimoniale, il 9 come multiplo del 3. Tre come gli aspetti della Dea : Fanciulla, Madre e Crona. Tre,come il ciclo lunare mensile : Luna Nuova-Crescente, Luna Piena, Luna Nera. Tre moltiplicato per se stesso, dunque nove non poteva che essere il numero della Divinità per eccellenza , il triskele stesso ( tre spirali che convergono in un punto centrale) spesso è il simbolo che viene usato per rappresentare l’intera spiritualità di questo antico popolo.
Le 9 Sacerdotesse non appartengono solo alla tradizione avaloniana, anzi possiamo trovare citate in diversi ambiti spirituali e in diverse culture arcaiche queste figure femminili che rappresentavano le Guardiane potenti e magiche del Divino.
In realtà queste 9 Sacerdotesse emergono solo a tratti dalle nebbie del tempo, come se il loro sguardo magico e misterioso fosse precluso a chi non ha orecchi per intendere ed occhi per vedere, appaiono in miti, leggende, ma nulla di storicamente certo si conosce su di loro.
Nove donne, nove sorelle, alcuni testi citano addirittura nove Dee, i miti e le leggende si confondono, i tratti dell’una si mescolano a quelli delle altre, ma il loro magico richiamo appare chiaro, al di là di ogni informazione storica o documentabile. Esse rappresentano le fiamme vive, la luce della Dea che custodisce tutto il sapere antico, che appartiene ad ogni donna, propria del femminile che ascolta il suo richiamo.
Avalon è la Terra di Trasformazione e queste mitiche sacerdotesse erano delle maghe eccellenti, avevano il potere di assumere diverse forme, ma sotto questa apparenza irreale è contenuto il messaggio fondamentale del Femminile Divino, propria del femminile è la capacità di trasformazione, la spirale che caratterizza la dea, diviene triplice e poi si moltiplica per se stessa.
Nulla muore, tutto si trasforma.
Alcuni testi fanno riferimento a queste sacerdotesse come le Nove Morger, le figlie del dio Afallach. Almeno un nome di queste mitiche sorelle è arrivato fino a noi, Morgana, Morgan Le Fay, la Fata – Strega, dai contorni umani eppure che sfumano nel divino.
Morgana, la Sacerdotessa per eccellenza, colei che è il ponte fra Avalon e il mondo “reale”, potente Maga ma che conserva i tratti umani di una personalità in evoluzione.
Non conosceremo mai probabilmente, i nove nomi delle sacerdotesse di Avalon ma possiamo conoscere la loro missione, il loro ardente desiderio, il loro sogno che ancora continua a vivere nei cuori di molte di noi.
Sorelle, figlie di un'unica Grande Madre, presente sull’Isola in ogni angolo di paesaggio, che non può essere dimenticata, forse.. può accadere che si perda di vista ma non scompare mai del tutto.
La Sorellanza è probabilmente quello che rende Avalon uno dei richiami più potenti di tutta la storia della Grande Dea, un luogo che rappresenta il corpo e lo spirito del femminile custodito dalla magia e dal potere delle Sorelle.
C’è un’affermazione che brucia dentro di me da molto tempo, parole che non ho mai pronunciato perché sembravano troppo definitive, ma Avalon esige la verità, esige dalle sue figlie che conoscano l’importanza delle parole e del fuoco che esse producono.
C’è stato un tempo in cui sorelle era una parola proibita, non si poteva neanche pensare, le sorelle morivano sul rogo, ed ora che le nebbie di Avalon per loro grazia si sono aperte e mi lasciano intravedere il meraviglioso paesaggio, capisco perché. L’unico modo per uccidere la Grande Dea era bruciare i suoi templi, no, non solo quelli materiali, i templi della Dea sono le Donne. L’unico modo perché essa non risorgesse dalle sue ceneri era sparpagliare le ceneri stesse, ed è quello che hanno tentato di fare, la sorellanza per i popoli arcaici, per i popoli che Credevano nel divino femminile era il Tempio della Dea, costituiva il corpo fisico del Divino.
Uccidere, spezzare, la sorellanza significava buttare il sale sulla terra, inaridire, o forse di più.
9 Sorelle che da una terra lontana, chiamano da sempre tutte noi a volgere lo sguardo verso la nebbia, a guardare dentro il fumo degli stessi roghi che ci hanno diviso e di tornare a brillare del potere prezioso del Femminile, tornare a rappresentare la Dea in tutti i suoi aspetti, tante e Una sola.
Non basta più essere “streghe” solitarie, è tempo di ricostruire il Tempio della Dea, tempo di tornare a custodire le milioni, miliardi di Fiamme sulla Terra e farle brillare unite, come un'unica meravigliosa Luna Piena.

Selva Della Luna

** Per celebrare la Luna della nebbia * Ritorno ad Avalon*  ๑๑๑ Nel Nome della Madre ๑๑๑ vi invita :
17 Novembre, Roma. Workshop Terra della Luna della Nebbia.

Per chi non può fisicamente far parte del Cerchio di celebrazione ma vuole comunque partecipare è disponibile la Meditazione guidata in Mp3 * Luna della Nebbia, Ritorno ad Avalon *
per informazioni e prenotazioni : selvadellaluna@gmail.com

sabato 2 novembre 2013

๑๑๑ La Torre : dalle Nebbie del tempo un antico simbolo del Divino Femminile ๑๑๑



La Torre così come la Scala è da sempre simbolo del centro, luogo in cui avvenivano i contatti tra l’alto e il basso. Attualmente nelle litanie lauretane la Madonna viene chiamata “ Torre eburnea”o  "torre d'avorio" (si trova per la prima volta nel Cantico di Salomone  "Il tuo collo è come una torre d'avorio".
In realtà la Torre come simbolo della divinità femminile è ben più antico di quel che possiamo pensare, nella tradizione graaliana vi sono due simboli che vengono considerati interscambiabili tra loro e "sinonimi" della sacra coppa: la torre e la scala.
Molte dee, regine e importanti donne legate alla discendenza graaliana portano una torre in
testa, come copricapo. Per esempio la dea egizia Serapide reca sul capo il "Gradal", una sorta di
torre, dove viene conservato il "Fuoco Celeste" di Phtah, la scintilla divina incarnata in ogni essere.
Ceridwen, la Dea Bianca e Grande Madre, regina incontrastata degli dei nella tradizione celtica significa "porta divina" ed è raffigurata con una scala in testa, così come Rhiannon, altro volto della dea , ovvero "regina coronata da torre".
In Francia, a Rennes le Chateaux, vi è la statua di una dea (forse Diana?) con il capo sormontato da una torre e gli scrittori latini Strabone e Lucano, come viene spiegato in "Sulle tracce del graal" di Bizzarri e Scurria  parlano della regione di Rennes Le Chateaux come di una "[...] regione 'lunare' dove un tempio dedicato a Diana di innalzava sopra l'Oppidum Ra, che designa una torre".
In egiziano e in ebraico la parola "torre" viene scritta "MGDL" ovvero "Magdal" o "Migdal", da cui Magdalena. Si è sempre pensato ( o hanno voluto farci pensare ?) che il suo nome significhi Maria di Magdala, nome che farebbe dunque riferimento al suo luogo di origine come leggiamo in uno scritto di James Hastings “ A Dictionary of the Bible” :
“ Maria Maddalena  prende il nome dalla città di Magdala o Madan, l’attuale Medjdel, che si dice significhi una torre. “
In realtà oggi sappiamo dal cronista ebreo del I secolo Giuseppe Flavio che la città, oggi chiamata Medjdel o Magdel, ai tempi di Gesù era chiamata Tarichea, Magdala in Galilea a quei tempi non esisteva proprio.
Dunque Maria Maddalena era chiamata così per un altro motivo?
Nei Tarocchi, l'arcano chiamato "La Torre" rappresenta proprio una torre sormontata da una corona, che viene colpita a metà della sua altezza da un fulmine e si spezza, mentre dal cielo piove manna, ovvero l'alimento divino.
La Torre viene chiamata la Casa di Dio ed è collegata (Gardner) alla linea femminile di discendenza del graal.
 Nel paesaggio avaloniano spicca il "Tor" , torre situata sulla collina nell'isola britannica di Glastonbury.
“Il Tor” di Glastonbury rappresenta l’archetipo della montagna sacra e spirituale, e funge da scala per il cielo.
Lo storico inglese Goffredo di Monmouth, nella sua "Historia Regum Britanniae" (Storia dei re di Britannia, Guanda, Milano 1989) descrive così “Il Tor” :
“A quel tempo Avalon era un isola avvolta dalle nebbie, su cui dominava il "monte" Tor (più un colle che un monte con i suoi soli 170 metri di altezza ...). Il Tor era un'altura incantata, una specie di piramide (di epoca anteriore alla venuta dei Celti), di forma allungata e in perfetto allineamento con la ley line di St. Michel che punta diritta su Avebury.”
Effettivamente molti posti situati su questa linea erano luoghi di culto in epoca neolitica e successivamente su molti di essi furono costruiti santuari cristiani dedicati a San Michele, angelo di luce. Nel mondo celtico precristiano i luoghi collinari erano dedicati a Belenos, dio della luce e del sole, che rappresentava la controparte delle forze ctonie della terra (spesso simboleggiate da un drago o un serpente).
L’orientamento dell’asse del Tor  rende possibile una magia naturale a maggio esso è rivolto verso l’alba: la collina di San Michele, angelo della luce, si trova a vedere sorgere il sole proprio a Beltane, la vigilia di maggio, la grande festa celtica del dio Belenos e nei giorni di Samhain e Imbolc, stando sulla cima del Tor, il sole tramonta esattamente su un antico Tor in miniatura che sorge sulla stessa linea  di St Michel chiamata  Burrowbridge Mump.  L’allineamento dell’asse del Tor indica quindi la ruota dell’anno celtica , all’alba inizio di maggio e agosto Beltane e Lughnasadh ( metà luminosa dell’anno) e al tramonto fine ottobre e inizio febbraio samhain e imbolc ( la metà oscura dell’anno)

Il “Tor” ha diverse particolarità una delle quali riguarda le pareti scoscese dello stesso dove sono state ricavate 7 terrazze concentriche, non è noto l’autore, storicamente i monaci medievali usarono le terrazze come stazioni della via crucis ma le terrazze erano già presenti sul Tor. A partire dagli anni 60 gli studiosi sono giunti ad una conclusione, le terrazze del Tor sono i resti di un labirinto tridimensionale, questo tipo di labirinti sono presenti in molte città sparse per il mondo, sono simbolo di morte e rinascita, rappresentano infatti il viaggio di discesa nel mondo della morte e successiva riemersione o resurrezione.
Il Tor negli anni ha ispirato numerosi ricercatori, tentando di coglierne il vero significato, effettivamente se osserviamo dall’alto il paesaggio dell’isola appare una donna sdraiata, e Tor è posizionato esattamente in corrispondenza del suo seno, e il  Chalice Well   in corrispondenza del suo grembo, è solo una coincidenza? Forse, e forse è coincidenza anche che alla base del Tor sgorghi la fonte bianca, in cui l’acqua sorgiva è del tutto simile al latte e presso il Chalice Well sgorghi invece la fonte rossa, dove l’acqua è sorprendentemente simile al sangue.


( Immagine stilizzata del paesaggio dell'isola di Glastonbury vista dall'alto)


Mi piace concludere questo percorso fra le Torri divine delle nostre Antiche madri con una preghiera senza tempo a tutte riconducibile

**Benedizione della Madre Benedetta**

Questa è la mia preghiera per/a/su di te...

Noi ti rialziamo perchè la tua anima possa esser vista dalla Madre di Misericordia,
Colei che sorveglia le porte, vede attraverso le fessure e negli angoli in cui le anime spesso si celano in cerca di rifugio.
lei, che è il Cuore immacolato, ti vede facilmente,
ti accoglie calorosamente, si ricorda di te con amore,
perchè è
lo Specchio del Cielo,
la Torre d'Avorio,
la Lama di Ossidiana,
la Stella delle Acque,
la Sede della sapienza...
Noi ti rialziamo perchè la Madre benedetta possa vedere
tutto ciò che necessiti
per arrecare bene e appagamento,
guarigione e salute,
comprensione e amore
- a te e ai tuoi cari-
in ogni possibile modo.
E possano tutte queste cose
esserti elargite
in modi che tu possa vedere e intendere facilmente...

e mettere a frutto subito.

Noi ti rialziamo perchè tu fosti formato/a
nel grembo della tua madre terrena
da Qualcuno più Grande...
nascesti non solo già benedetto/a...
ma per essere di benedizione a tutti noi...

Non dimenticarlo
perchè noi non ti abbiamo dimenticato
nè ti ha dimenticato la tua Grande Madre Celeste.

La Santa Madre vuole che tu sopravviva.

** Se volete, chinate leggermente il capo e aprite una mano, il palmo rivolto verso l'alto, nel modo che vi è più comodo.

( Forte è la Donna - C.P. Estès)


Selva Della Luna

Fonti :
  http://www.ynis-afallach-tuath.com

http://www.spiritodellanatura.it

Maria Maddalena La Dea occulta del Cristianesimo – Lynn Picknett

Rosa Mistica – Elisa Ghiggini

La Torre - Alessandra Devana D'Elia

preghiera Benedizione della Madre Benedetta tratta da  Forte è la Donna - C.P. Estès

Di seguito ho voluto riportare immagini delle dee da cui questo scritto ha avuto ispirazione e origine



Artemide di Efeso



Ecate



Phrygians of Anatolia 750-546 Cybele



Phrygians of Anatolia 750-546 Cybele


Dea Cibele 


mercoledì 30 ottobre 2013

๑๑๑ Samhain : Sono stata con voi sin dall'inizio, e io sarò con voi alla fine ๑๑๑



Per i Celti Samhain è l'Inizio per i Cristiani Samhain è la fine, ebbene è così sottile il velo tra l'inizio e la fine che spesso si confonde, esiste un popolo che non festeggia le nascite ma la morti, la morte che Libera.
Non siamo abituati a guardare negli occhi la Morte, tutto quello che si trasforma ci fa paura, come se la l'esistenza fosse immutabile, non è così, tutto ci racconta di quanto la Morte sia necessaria alla Vita eppure l'unico modo in cui riusciamo a festeggiarla è beffeggiandola.
Samhain è il calderone fumante di Ceridwen li dove tutto perde la sua forma originaria, avviene l'alchimia della trasformazione, è nel potere di Ecate di essere accompagnatrice nel regno dei morti e Levatrice Divina,
è togliersi la maschera dell'immutabilità e onorare tutte le morti della nostra vita, le trasformazioni, le perdite e le conquiste, L'Inizio e la Fine.
Samhain è quell'attimo tra la Fine e l'Inizio li dove l'anima danza nella libera presenza di essere Dio, dove ogni verità ci viene rivelata, dove il tempo perde il significato che conosciamo e lo spazio annulla i confini.
Samhain è la cenere della Fenice, è il tappeto di foglie d'autunno che diventerà portatore di primavera, è tutto quello che non è più eppure contiene in sè l'essenza di ogni cosa.
Svuotiamo le zucche, impastiamo dolcetti, sorridiamo alla morte se questo ci illude che tolta la maschera nulla è cambiato, sappiatelo, il cambiamento, la trasformazione, la morte inizia lo stesso momento in cui inizia la vita, e se questo può sembrarvi macabro poco importa, perchè d'altro canto la morte è allo stesso modo portatrice di vita. Cosa c'è di così oscuro? chi ha volutamente calato i veli della paura sulla morte? Perchè qualcuno si è preso la briga di soffiare via la sacralità della morte ed instillare la paura invece che il rispetto?
La paura è un mezzo di controllo conosciuto fin dall'antichità, ogni favola che si rispetti racconta di una porta chiusa dove "si dice" viva il male, l'orrendo, il buio, se non c'è una porta c'è di sicuro un bosco che ha lo stesso scopo, ebbene... è lì che si annida la luce, nel più profondo buio, nel "si dice".

Non fidatevi più del "si dice", aprite la porta, affrontate il bosco, e scoprirete che la verità anche quella più sconvolgente ha un volto più luminoso di ogni paura.
Ed eccomi oggi a festeggiare Samhain, le mie trasformazioni, le mie morti e la mia Verità, mi immergo nel calderone di Ceridwen , ascolto la voce antica di chi mi racconta che il bosco oscuro tanto tempo fa era il bosco sacro, che la "porta chiusa" era la finestra sul mondo interiore.

Ascolto la voce antica che sussurra di un tempo in cui la Madre era la Prima e l'Ultima, il grembo che dona la vita e il sepolcro che custodisce la morte, un tempo in cui sapevamo riconoscere la sua Voce e non avevamo paura della Verità .
Sollevo i veli, mi addentro nel bosco, rido contro la paura e pronuncio le sue parole :

Ritornate a me. Ritorna a te stessa. Ricordati di te stessa. Ricordati di me. Io sono la Grande Madre. Io sono la Dea. Io sono la Santa. Ascoltate le mie parole. Ascolta la mia canzone. Io sono in te, quindi non potrò mai essere persa. La mia storia è la tua storia. Ed è la vera storia della nascita e della vita e della morte. Tu sei donna, e lo sono anch'io. Attraverso di me, tu esisti, attraverso di te, io esisto. Noi siamo quella che creano. Noi siamo quelle che nutrono. Noi siamo quelle che aprono le porte tra i mondi. Noi siamo quelle che devono reclamare noi stesse, che devono ritessere noi stesse. (...)
Dimmi che mi senti arrivare a te dal nucleo profondo del tuo essere, da tempo immemorabile. Dimmi che senti il mio risveglio dentro di te, è svegliarsi alla tua bellezza e al tuo potere. Dimmi che stai rivendicando la tua verità e non ascolti più le menzogne. Dimmi che ti ricordi che sei la Dea. Dimmi che ti ricordi che io e te siamo la stessa cosa. (...)
Sono stata con voi fin dall'inizio, e sarò con voi alla fine. Io sono parte di te e tu sei parte di me. Permettimi di amarti. Permettimi di onorarti. Permettimi di tornare. *



Buon Samhain anime belle, che il velo sollevandosi vi mostri il vostro splendore.

Selva Della Luna 


*Vi ricordo il nostro prossimo incontro di Luna Piena : 
17 Novembre , Roma.
Nel Nome della Madre e Selva della Luna vi invitano a celebrare la Luna della nebbia
*** Ritorno ad Avalon ***
per informazioni e prenotazioni : selvadellaluna@gmail.com 

** citazione di Susan Weed -The Goddess is Alive in Every Woman


lunedì 14 ottobre 2013

๑๑๑ Luna del Sangue : Costruiamo la Tenda Rossa, Portiamo il Sacro Femminile nelle nostre case ๑๑๑


La ritualità della Tenda Rossa vuole condurci in un mondo Arcaico dove la ciclicità femminile,  il sangue mestruale e il corpo della donna erano considerati Sacri e fonte di collegamento con il Divino.
La Tenda Rossa spicca nel deserto di una quotidianità fatta di precari equilibri dove la donna moderna si muove, tentando continuamente di essere all’altezza del compito che la società ha stabilito per lei.
Madre, Moglie, Femmina seducente, Donna in carriera. Quando arriva il sangue mensile, è un ulteriore ostacolo, un ulteriore problema che bisogna gestire, l’umore peggiora, i compiti del quotidiano già pesanti divengono fardelli che rallentano il passo, anche solo tentare di non far capire al mondo intero che abbiamo le mestruazioni è uno sforzo indicibile.
La Tenda Rossa è un tempo di rilassamento, in cui nessuno si aspetta che tu sia all’altezza di niente, in cui puoi tirare un respiro di sollievo, in cui il tuo sangue non è un fastidio, ne un marchio da nascondere, in cui puoi semplicemente dire :- Ho bisogno di riposo.- Puoi permetterti di non esser impegnata in niente altro che te stessa. Puoi ascoltare il tuo corpo ed i suoi reali bisogni.
Un’oasi di accoglienza e nutrimento.
Noi donne abbiamo bisogno, un infinito prezioso bisogno di accudire noi stesse, di accarezzare il nostro ventre gonfio di Luna, di chiudere gli occhi e sanguinare tutte le scorie, le preoccupazioni, le mancate attenzioni, le parole ancorate al nostro grembo, le ansie da partorire.
Con questo piccolo rituale vorrei raccontare di come la Tenda Rossa possa fiorire anche nelle vostre case, non dovete andare in cerca di una Sacerdotessa, tutte le donne sono Sacerdotesse del proprio Sangue, non dovete cercare un posto isolato e sacro.
Createlo.
La Tenda Rossa può essere facilmente allestita ovunque, un giardino, una terrazza, un angolo della vostra camera, uno scantinato, una mansarda, ovunque possiate creare un angolo tranquillo per il vostro Sacro momento di Sangue.
Bastano pochi elementi che potete anche riciclare da quello che avete in casa o che potete facilmente procurarvi senza troppa spesa, stoffe rosse, cuscini rossi, candele, fiori.
Non devi per forza creare una struttura a forma di tenda, lo scopo è quello di far spuntare nel tuo quotidiano il fiore rosso del Femminile, all’inizio basta anche un cuscino rosso e un piccolo altare anche allestito per terra con dei fiori rossi o candele, poi ti sorprenderai a cercare immagini, parole, stoffe ecc per arricchire il tuo spazio femminile.
Potete scegliere di vivere la vostra Tenda Rossa in solitudine, nel momento del sangue prendetevi, pretendete da voi stesse di passare almeno 10 minuti al giorno nel vostro spazio sacro, chiedete apertamente a chi vive con voi di non disturbarvi, non date spiegazioni, non siete tenute a spiegare al mondo quello che il mondo se è davvero interessato a sapere piano piano scoprirà con voi.
Costruite il vostro piccolo spazio sacro, il mondo intorno a voi all’inizio potrebbe trovare un po sconvolgente questo vostro modo di isolarvi, non vi fate scoraggiare dai sorrisi di incomprensione, noi donne abbiamo subito per secoli il terrore di essere considerate strane se seguivamo i bisogni del nostro corpo, spazzate via questa paura, non siete strane!! Il vostro corpo ha diritto ad uno spazio sacro, il vostro sangue è naturale come i peli del petto degli uomini, a parte la tendenza attuale di depilarsi, avete mai visto un uomo fasciarsi il petto e vergognarsi dell’aspetto naturale del suo corpo?
Sanguina Donna, Sanguina Sorella, prenditi il diritto del Tempo del Sangue.
All’inizio la Tenda Rossa nella vostra casa sarà un tempo esclusivamente dedicato a voi stesse, poi potrete aprirla alle vostre amiche, alle figlie, potreste farne un piccolo rito comunitario mensile.
Ecco, nel momento della Luna Rossa, Luna del Sangue io celebro la bellezza del Femminile che non si nasconde più, che comprende e rende sacri i tempi del proprio corpo, che senza prepotenza li introduce nella quotidianità della propria famiglia.
Costruite la vostra Tenda Rossa, come fosse una  meditazione sacra, se la costruite con un Cerchio di Donne che ogni donna porti un telo, un cuscino, una candela e insieme come se stesse costruendo un nido, accarezzando un grande grembo, il grembo che vi ha generato e  il vostro stesso grembo, circondatevi di nutrimento, bellezza, sacralità.
E’ così che il femminile per milioni di anni ha arricchito la Terra.
E’ questa la via affinchè ogni donna consideri prezioso il proprio ventre, e il proprio sangue.
Abbiate il coraggio di abbellire la vostra casa con l’essenza preziosa del vostro corpo, il simbolo sarà comprensibile solo a voi ma risveglierà in tutti i membri della vostra famiglia il ricordo ancestrale del sangue che li ha generati.
Non spiegate. Non è sempre spiegabile quello che proviamo e che desideriamo noi donne.
Un cuscino, dei teli rossi, un angolo di meditazione personale, le parole saranno sostituite dalla vostra radianza personale.
Poi scegliete un Inno al vostro grembo, al vostro sangue, da ripetere ogni volta che allestirete il vostro angolo rosso, scrivetelo voi, poche parole, anche un semplice “ benvenuto sangue sacro” e godetevi il tempo d’amore dedicato al vostro Essere Femminile Divino.


Selva Della Luna 

Immagine :Red Tent Goddessby Jani Franck

** Per Celebrare la Luna del Sangue insieme al Cerchio di Nel Nome della Madre richiedete la meditazione guidata in Mp3 * Viaggio nella Terra della Luna del Sangue * e l'esercizio di consapevolezza del Sacro Femminile * Massaggio Circolare*
per informazioni e prenotazioni : selvadellaluna@gmail.com

venerdì 4 ottobre 2013

๑๑๑ Luna Nuova in Bilancia : La Luna del Sangue e il suo debutto nel Sipario Celeste ๑๑๑


Immagine Juliaro Arte

L’anima della donna selvaggia impara ad amare se accetta di danzare nel ritmo “vita-morte-vita”, 
perché l’amore nella sua forma piena è un susseguirsi di morte e rinascita e l’una non può esserci 
senza l’altra
* Clarissa Pinkola Estès 


Luna del Sangue, Luna Rossa, Luna della Caccia, Luna degli animali selvatici e come ogni Luna porta nel proprio nome tutta la conoscenza, tutta l'esperienza dei popoli antichi, di una venerazione semplice eppure potente.
La Luna del Sangue tradizionalmente deve il suo nome all'apertura della caccia, eppure dentro di me questa Luna è legata ad un momento particolarmente significativo della mia vita, con essa festeggio il mio anniversario di Luna, celebrai il mio primo Esbat, accesi candele per la prima volta alla Luna Piena.
Luna importante, magica, di iniziazione e connessione profonda con se stessi.
Il sangue nel nome di questa Luna è il sangue del sacrificio più alto, in realtà sappiamo bene che pochissimi erano i popoli che realmente nei propri riti sacrificavano animali vivi, anche se il rito del sacrificio ha radici antichissime, ancora oggi nelle chiese tutti i giorni si compie questo sacrificio con un rimando alla tradizione pagana, ma nessuno ci ha raccontato di come il Dio si è fatto pane molto prima di Gesù, molto prima di qualsiasi sacerdote le sacerdotesse antiche offrivano il proprio sangue mestruale alla Dea, quasi nessuno lo ricorda eppure nella nostra memoria ancestrale la parola Eucarestia assume il suo vero significato, la cui derivazione originale è “Dea Charis” cioè “ Dea Grazia” e rappresenta un antico rituale femminile di purificazione e ringraziamento mensili in cui le sacerdotesse ponevano come offerta sull’altare rituale il proprio sangue mestruale, il sangue simboleggiava la vita non nata e offerto alla Dea , restituito alla Madre Terra.
Dunque il corpo e il sangue della dottrina cristiana non erano altro che offerte femminili alla Dea.

Ogni mese nel proprio corpo una donna celebra la Com-unione, l'unione con la propria Luna, l'unione con la Terra . Questo veniva celebrato sull'altare della Dea quando si deponeva come Sacra offerta il proprio sangue mestruale, quando si sanguinava liberamente nei campi di grano cantando alla propria fertilità, cantando il nutrimento prezioso che si donava alla Terra.
Il vino e il pane, il corpo e il sangue di ogni Donna che è creatrice, custode, guardiana della vita e della morte, questo è il mistero della Com-unione che in tutte le chiese del mondo i sacerdoti maschi, non mestruati, aprendo le braccia offrono ad un Dio che non è più in terra ma esiliato in cielo perchè non veda e non senta, perchè non possa accorgersi di quanto l'umanità sia addormentata, anestetizzata dagli effluvi di troppi incensi bruciati per coprire un odore di menzogna.

La Luna del Sangue oggi nasce nel cielo sotto il segno della Bilancia, è tempo di guardare con occhi che vedono davvero e sentire con orecchie che ascoltano.
Tempo di tornare al nostro sangue come chi torna a casa dopo tanto, troppo tempo di esilio forzato.
Tempo di riprenderci il nostro posto nel Tempio che è il nostro corpo, corpo di Creazione e Rigenerazione.
Il nostro Sangue non è uno scarto.
Il nostro Sangue non è un fastidioso intervallo di dolore fra due periodi di "normalità"
il nostro Sangue ci chiama con voce decisa, ci invita al Risveglio, porta alla coscienza il Mistero del Femminile che è anche il nostro più grande potere.
Siamo preziosi scrigni che custodiscono la vita ma il nostro ventre ci rende anche guardiane della morte, poichè moriamo e rinasciamo ogni mese, unendoci alla Luna, imitando il suo volto oscuro, lasciando scorrere liberamente la nostra essenza fra le cosce e con essa liberandoci di tutte le scorie dell'anima, consegnandole alla Terra che sa trasformarle in nutrimento.
Siamo Vita e siamo Morte, il nostro Sangue contiene proprio questo mistero, questo prezioso e indispensabile calice che è il nostro grembo ha il diritto di essere Celebrato, amato, conosciuto.
La Bilancia nel cielo è culla per la Luna Nuova del sangue, la lascia crescere fra i suoi piatti ricordandoci che non esiste la vita senza la morte, che non potrebbe esserci la luna piena senza che questa prima non sia stata nera.
Selva Della Luna 

** il 20 Ottobre 2013, Roma
 Nel Nome della Madre e Selva Della Luna
 vi invitano a Celebrare insieme la Luna del Sangue : * Tenda Rossa*
 " Io Amo il mio Grembo, Io Amo la mia Luna" 
Viaggio nella Terra della Luna del Sangue - Ritorno al Femminile Sacro 
per prenotazioni e informazioni
selvadellaluna@gmail.com




lunedì 16 settembre 2013

๑๑๑ La pietra forata : portale di Nuova Vita ๑๑๑


* Pietra forata spiaggia di Portonovo ( Ancona) fotografia di Selva Della Luna Settembre 2013


Le pietre forate sono da sempre presenti in diversi luoghi di culto antichi, presenti nelle tombe e usate per iniziazioni e cerimonie da numerosi popoli arcaici.
Marija Gimbutas descrive in questo modo l’antico culto di queste pietre :

“Nei dolmen megalitici, nelle tombe a corridoio e a galleria, sulle lastre di pietra o sulle parete divisorie a volte compaiono fori rotondi. (...) Strisciare attraverso l'apertura procurava la rigenerazione; le malattie erano guarite. I bambini cagionevoli venivano introdotti di testa nel foro.
Ruolo analogo svolgono gli alberi con un'apertura. In Germania settentrionale è venerata una vecchia quercia dove il postulante, dopo essere passato attraverso il foro del tronco marcio, completava il rito seppellendo una moneta d'argento sotto le radici.
Di solito gli ingressi delle tombe sono angusti e spesso a forma di vulva. Si entra, strisciano o chinandosi, attraverso uno stretto corridoio. L'imboccatura è sostenuta su entrambi i lati da pareti di grosse pietre che formano un cortile esterno.
(...) Passare attraverso l'apertura di una pietra o di un albero comporta la stessa difficoltà della nascita. Nelle tombe megalitiche si penetra nel grembo della Madre Terra concedendosi a lei. Rafforzata dai suoi poteri una persona rinasce.
Questo rito è in realtà un'iniziazione simile al dormire in una grotta: cioè "dormire con la Madre" che significa morire e risorgere.” * Il linguaggio della Dea

Nella stregoneria tradizionale vengono chiamate pietre di Diana, colei che protegge e inizia la strega all’arte della guarigione e divinazione, trovare una pietra bucata è considerato quindi uno speciale dono della Dea, esiste un rituale particolare descritto nel “Vangelo delle Streghe” che rende la pietra trovata un potente amuleto.
Pietre forate larghe, scolpite a mano, chiamate "men-an-tols", erano impiegate nelle cerimonie antiche. Rappresentanti del passaggio tra il mondo fisico e spirituale, venivano spesso disposte all'ingresso delle tombe e dei tumuli. In alcune culture, si riteneva che rappresentassero anche la rinascita e la transizione.
Gli antichi Celti officiavano cerimonie nuziali in cui la coppia univa le mani attraverso la pietra per simboleggiare e benedire l'unione. Secondo un altro esempio, dopo un anno di matrimonio la coppia poteva scegliere di ritornare alla pietra e rinunciare alla sua unione.
Dal Libro "Miti e Leggende dello sciamanesimo druidico" di Giancarlo Barbadoro e Rosalba Nattero leggiamo la spiegazione mitica dell’importanza di queste pietre nel regno druidico :
“All’inizio c’era solo l’abisso primordiale che precipitava su se stesso, come una cascata fragorosa di un fiume ribollente e urlante che si rigenerava senza fine là da dove finiva.
Dalle nebbie dell’abisso ribollente nacque la Terra.
Quando la Terra fu completa non era ancora abitata dall’uomo. C’erano le piante a coprire l’intera Terra come una grande foresta. I progenitori non erano ancora comparsi. C’erano solo i terribili signori della notte, invincibili e dominatori di tutto ciò che aveva preso a vivere sulla Terra.
Fu allora che il Drago primordiale vide le loro iniquità e decise di cancellare la loro presenza sulla Terra. Gettò al suolo un grande masso di roccia schiacciandoli e così li cancellò per sempre dalla memoria.
Il suolo tremò e il cielo si oscurò. Quando la quiete ritornò sulla Terra ammutolita il Drago si mise a creare i progenitori perchè costoro potessero partecipare alla sua forza e al suo potere.
Creò i progenitori e visse tra di loro ospitandoli nella sua Terra segreta come figli. Quando costoro furono in grado di camminare li condusse al luogo dove c’era la grande roccia. Ai piedi della pietra c’era l’albero che dava vita ai morti e faceva rinascere quelli che già erano nati.
La pietra era immensa e rotonda. Al centro c’era un grande foro, anch’esso rotondo, che l’attraversava per tutto il suo spessore.
Dentro al foro non c’era nulla. C’era solo il vento che l’attraversava con lo stesso fragore del fiume ribollente e urlante dell’abisso su cui si trovava appoggiata la Terra.
Il drago si pose al centro della roccia forata e disse ai progenitori: “Questo vuoto non è qui per caso. Esso rappresenta il riflesso opposto alla solidità della pietra che vedete adesso con i vostri occhi di sempre.
Ma se saprete guardare meglio, nel vuoto che è mostrato dalla roccia potrete leggere il segreto di tutte le cose e da dove viene e dove va il fiume primordiale su cui si sostiene la Terra. E questo sarà il segno del potere dei progenitori”.
Il Drago aggiunse ancora: “Il mio posto non è su questa Terra e sto per andare via. Prima però vi faccio dono di questa pietra che lascio per voi. Se imparerete a leggere la roccia lungo il suo bordo troverete i suoi ventidue angoli segreti che riveleranno come guardare questo vuoto e come giungere al centro che gli dà forma”.
I progenitori ascoltarono e capirono che per poter leggere i segreti angoli della roccia dovevano imparare a tacere e a guardare. Così, dopo che il Drago li lasciò seguendo il cammino dove porta il sentiero dell’arcobaleno, andarono a sedersi all’ombra del grande albero che era nato tra il cielo e la Terra per ottenere il Potere che era stato loro promesso.
Questa è la storia dei nostri progenitori.
Questa è la memoria che conserviamo dei tempi antichi.
Questa è l’inizio che fu dato alle nostre vite e a quelle che seguiranno ancora dopo di noi.”

Queste in realtà sono solo alcune testimonianze di come nel tempo e in diverse latitudini terrestri queste pietre siano da sempre considerate “magiche”, il foro della pietra deve però esser naturale cioè praticato dagli elementi naturali e non artificialmente dall’uomo.
La pietra era anticamente probabilmente il materiale più resistente conosciuto, una pietra bucata rappresentava la forza indomita degli elementi, dell’acqua o del vento che avevano praticato quel foro, rappresentava il grembo della creazione, che con egual forza e pazienza levigava la vita.
Molti rituali di “passaggio” e “iniziazione” consistevano proprio nel far passare l’iniziato nel foro della pietra a significare la nuova nascita ( se la pietra era abbastanza grande da consentire il passaggio altrimenti l’iniziato veniva massaggiato su tutto il corpo con la pietra bucata), pietre di più piccole dimensioni erano considerati amuleti protettivi molto potenti, da tenere legati al collo o in casa, erano il simbolo della protezione degli spiriti guida .
Nell’ Enciclopedia delle pietre magiche di Scott Cunningham leggiamo :
“Le pietre con fori prodotti naturalmente dall'erosione, dall'azione del vento, delle onde, delle creature marine o in altri modi, sono state apprezzate come amuleti protettivi fin da tempi molto antichi.
Queste pietre hanno molti usi popolari. Venivano appese vicino al letto per prevenire i cattivi sogni. In Inghilterra venivano legate a un nastro rosso e appese sopra il letto, allo stesso scopo, fino a tempi recenti. L'uso sembra essere in realtà un ricordo d'una magia antica e può essere ancora valido al giorno d'oggi.
Come amuleto magico protettivo, le pietre forate venivano usate in collane, messe nella casa o appese davanti alla porta principale. Si ritiene che una pietra forate, appesa vicino al luogo dove dorme un animale domestico, lo protegga.
Servitevi di una pietra forata per facilitare i miglioramenti della salute del corpo e far sparire le malattie.
In Inghilterra, le Veggenti usavano le pietre forate nei riti di guarigione per i bambini. La Veggente strofinava il corpo del bambino malato con la pietra, rimuovendone magicamente la malattia che veniva assorbita. Questo curioso rito veniva, a volte, eseguito sugli adulti per conservare la buona salute.
Un altro potere delle pietre forate è quello di aumentare la sensitività psichica. In un luogo solitario e selvaggio, preferibilmente al chiaro di luna, mettetevi una pietra forata davanti a un occhio. Chiudete l'altro e spiate attraverso la pietra: potrete vedere apparizioni, fantasmi ed esseri fatati.
Si dice, infine, che guardare attraverso le pietre forate - in piena luce del giorno, anche in casa - sia utile per rafforzare la vista." 
La pietra forata dunque è come il cerchio o ruota di medicina un simbolo che unisce quasi tutte le tradizioni di saggezza arcaiche, dagli sciamani nativi dell’America, ai druidi alla stregoneria.
Non riporterò in questa sede nessuna formula, ne rituale antico ( anche se cercando nel web potrete trovare i vari rituali e formule per benedire la vostra pietra forata) poiché è mia ferma convinzione che dobbiamo imparare a costruire i nostri rituali, trovare dentro di noi la via per consacrare questo antico simbolo di vita, possiamo usare gli strumenti di saggezza e potere che le antiche tramandano ma attraverso la parola, il rituale abbiamo il compito di trasformarli per il nostro tempo.
In realtà sappiamo bene che l’amuleto possiede il potere che noi stessi gli infondiamo, noi stessi siamo i nostri amuleti più potenti ma se vogliamo costruirci un amuleto o un simbolo esterno a noi di potere usiamo pure una pietra bucata, conserviamola con amore e rispetto, poiché è questo il vero insegnamento degli sciamani  e  degli uomini di luce antichi :
Ogni cosa intorno a noi possiede la magia della vita, possiede la saggezza delle ere, noi siamo fra gli esseri viventi meno longevi che queste terra ospita, con cura e rispetto impariamo dalla pietra a conservare in noi la saggezza dei secoli, impariamo dall’acqua a plasmare la vita con determinazione e dolcezza, impariamo dal vento che ogni cosa anche la più resistente è soggetta ai mutamenti, la vita stessa è creata dal passaggio, nulla è immobile, nulla è Immutabile.

Selva Della Luna


* pietre forate trovate e raccolte da Selva della Luna nella spiaggia di Portonovo
Benedizione di Selva alle pietre forate
( Le pietre forate da me trovare saranno un dono ai partecipanti al cerchio sciamanico di celebrazione dell'Equinozio d'Autunno del 22 settembre) 




mercoledì 11 settembre 2013

๑๑๑ I Regni Sciamanici della Completezza : la Ruota di Medicina Inca ๑๑๑




Questo è il tempo dove la ruota dell’anno apre la propria porta sul mondo autunnale, ci ricorda che tutto vive nel cambiamento, la vita stessa si sviluppa nel movimento, ed è l’equilibrio che rende possibile la creazione.
Gli sciamani conoscevano bene l’importanza dell’equilibrio di ogni elemento nel Cerchio della Vita, la ruota di medicina Inca è quella che tradizionalmente più rappresenta un vero e proprio percorso iniziatico, noi seguiremo le orme antiche lasciate sulla strada del tempo, per scoprire insieme i Regni sciamanici della creazione, ogni Regno ci introdurrà ad un archetipo, svegliando in noi la memoria atavica che giace nella nostra anima e ad ogni passo sorgeranno in noi nuovi significati.
La ruota di medicina Inca è un percorso di trasformazione, attraverso di essa possiamo guarire la nostra vita interamente, creando una nuova mappa di coscienza, essa diviene strumento di crescita e di ricerca del divino in noi.


Il Sud , Sacha Mama : Il Serpente Sacro

Il serpente è il simbolo della rigenerazione e della rinascita, esso strisciando tocca ogni cosa ma non si lega a niente, è lo spettatore che vive il qui e ora, non ha passato, lo lascia alle spalle con la pelle e rinasce nuovo ogni volta. Il serpente è colui che ci insegna ad abbandonare sul nostro percorso tutto quello che non ci serve più, che non fa parte della nostra realtà attuale e quindi ci porterebbe fuori dal Cerchio della Vita, in disequilibrio.
Il primo passo dunque dalle nostre radici, fortificare le nostre radici in quello che siamo, affondare nel terreno del presente, onorando con amore tutto quello che è stato ma non è più.
Il Sud è il punto cardinale della Terra, nasciamo da essa e ad essa torniamo.
Madre e Sepolcro, tutto vive e muore in lei.
Lasciati il passato alle spalle per aprirti al presente, un vaso pieno non ha spazio per accogliere nulla di nuovo, fai spazio, questa è l’esperienza che Sacha Mama, il serpente sacro, ci invita a fare.
Il primo passo accompagnati dal serpente sacro è quello che ci conduce nel sentiero degli uomini e donne di medicina, attraverso questo percorso ci connettiamo con il nostro corpo fisico riconoscendo in noi i nostri guaritori.

L’Ovest, Otorongo : Il Giaguaro

L’Ovest è il punto della ruota dove risiede il potere del giaguaro o otorongo, esso rappresenta l’azione, la forza che muove la vita, senza l’azione nulla evolve. Dentro di noi è presente un grande fiume di creatività alimentato dall’ispirazione che l’intera esistenza ci offre ma esso deve fluire, esser libero di manifestarsi, altrimenti il fiume diviene uno stagno paludoso dove le acque della creatività ristagnano portando malattia.
L’azione è la forza che permette al nostro fiume di fluire, di esser sempre pulito e vivo.
Molto spesso riconosciamo l’ispirazione, sentiamo le acque del nostro fiume ingrossarsi ma poi aspettiamo, aspettiamo il momento giusto, aspettiamo un segno o una qualsiasi cosa che ci dia il segnale di partenza.
Il giaguaro ci insegna a nutrire la nostra creatività attraverso l’azione.
Il segno che aspetti è dentro di te, smettila di mettere ostacoli sul tuo cammino creativa, non costruire più dighe per difendere gli argini del tuo fiume, straripa e godi di quanta fertilità porterà questo straripamento nella tua vita.
Realizza il tuo progetto, fai il primo passo, senza paura, se la strada è quella giusta gli ostacoli svaniranno per la legge universale dello scopo divino, altrimenti non incaponirti in progetti che non fanno parte del tuo percorso divino, torna indietro, puoi sempre tornare alla terra e ad essere Sacha Mama abbandonando la tua pelle ormai vecchia.
L’Ovest è il regno dell’acqua, forza motrice della vita, che con dolcezza scolpisce anche la più dura delle pietre.
Fluire la parola d’ordine, non opporti al fluire della tua vita, non ostacolare con i desideri dell’ego il tuo percorso divino, agisci in accordo con la legge dell’universo, segui la strada che indica il tuo cuore o l’unica strada che ti fa cantare, danzare e riempire la tua vita di armonia.
L’Ovest ci insegna la via del guerriero luminoso colui che è custode della Terra non più solo un uomo di medicina ma un uomo che conoscendo il proprio scopo e riconosciuta la propria via fa luce a tutto il mondo intorno a lui.



Il Nord, Siwar Kenti : Il Colibrì Reale

Il Nord è la terra di Siwar Kenti, uno degli uccelli più piccoli del pianeta ma dotato di grande forza, esso riesce a coprire con il suo volo grande distanze, si sposta con facilità da un continente all’altro, le sue ali si muovono così velocemente da apparire immobili.
Il colibrì è il simbolo della quiete nella tempesta, esso ci insegna come spostarci fra i mondi ma apparendo all’esterno immobili, tutto il vero viaggio avviene dentro di noi.
Siwar Kenti è un maestro del nutrimento, si nutre del nettare dei fiori e nello stesso modo insegna a noi a nutrirci del nettare della vita.
Il nutrimento non è solo importante carburante del nostro corpo ma fondamentale strumento di elevazione dell’anima, nutrirci della bellezza rende bella la nostra vita, circondarci di armonia rende armonico tutto il mondo.
Il Nord è il regno dell’aria, del vento, colui che trasporta i semi.
Questo è il percorso del tempo senza tempo, chi conosce nel proprio intimo il colibrì reale è capace di muoversi senza spostarsi in un luogo fuori dallo spazio ordinario, questo è il cammino del custode dei Monti, colui che abita le alte vette dell’esistenza che ascolta le voci del vento abitate dalla saggezza , esso si spoglia di ogni ruolo e di ogni credenza.



Est, Apu Chin : Il Grande Condor

Il Condor è uno degli animali più sacri per i popoli indigeni, esso possiede una vista molto potente, anche da grandi distanze riesce a mettere a fuoco la sua preda e agisce.
L’Est è il sentiero di colui che guarda con gli occhi di Apu Chin, che mette a fuoco quello che desidera realizzare, che sa che tutto è perfezione nel Grande Cerchio della Vita, il caos non esiste; quello che tu avverti come confusione in realtà vive dentro di te non intorno a te.
Il Mondo sei tu, sei al centro della ruota, ogni tua azione o pensiero non condizionano solo te ma tutti i regni che ti circondano, quando questa verità universale ti verrà rivelata allora improvvisamente comprenderai la grande responsabilità dell’essere umano, custode di tutti i regni e custode anche del futuro.
Apu chin spazza via la confusione, grazie alla grande altezza che lo separa dalla terra esso vede con chiarezza, quando percorriamo il regno del Grande Condor le nubi che offuscano la nostra visione vengono spazzate via e il nostro orizzonte diviene infinito.
Gli antichi sciamani narravano la storia di Apu Chin, il grande condor, messaggero degli Apu, gli dei delle montagne.
Il Condor è dunque colui che dalle grandi altezze della nostra anima attraverso un orizzonte aperto e luminoso ci sussurra il messaggio degli dei :

“ Arrenditi al tuo compito sacro, il tuo potere è più grande della tua paura.”

L’est è il regno del Fuoco, la fiamma divina finalmente è da te alimentata, tu stesso sei luce, tu puoi decidere di bruciare quello che non ti serve più e donare luce a quello che intendi conservare.



I 4 regni sciamanici ci insegnano ad onorare la vita intorno e dentro di noi, percorrendo il nostro sentiero in salute ed equilibrio, vivendo nel Cerchio della Creazione in completezza.

Tutto è Uno, ogni cosa è connessa e Tu sei al centro della ruota della tua vita, hai il potere di scegliere la direzione e il percorso, hai il potere di guarire, sei infinito perché ogni tuo pensiero e ogni tua azione agiscono sull’intero universo, sei eterno perché fai parte di tutto il tempo.



Selva Della Luna ( Emanuela Pacifici)

Fonti Patricia Martina – La Curandera Moderna
http://everydayshaman.org/
http://www.drakeinnerprizes.com/shamanmw.htm in questo sito troverete le immagini schematiche di diverse ruote di medicina tradizionali compresa quella Inca.

** Il nostro percorso nel sentiero sciamanico di completezza ed equilibrio
22 settembre, Roma
Celebrazione Luna del Raccolto ed Equinozio d'Autunno
*** per chi per problemi di lontananza non potesse partecipare è disponibile la meditazione guidata in mp3 della Luna del Raccolto, celebriamo insieme il tempo d'abbondanza, apriamoci e impariamo a ricevere.
per informazioni : selvadellaluna@gmail.com






giovedì 22 agosto 2013

๑๑๑ Venga il tuo Regno in ogni nostra Azione ๑๑๑




La Luna del Raccolto, dell'abbondanza, della Benedizione ci insegna ad aprirci all'abbondanza Universale, al Nutrimento che ogni singolo avvenimento della nostra vita ci offre, al Raccolto che ogni giorno si presenta sotto i nostri occhi e che spesso per vecchi modelli di pensiero non ci sentiamo degni di accogliere... Venga il Regno della Bellezza, venga il Regno dell'abbondanza, della Cura e dell'Amore verso di noi che si espande in tutto il mondo che ci circonda. Siamo Terra Fertile non dobbiamo far altro che accogliere i semi che l'Universo riversa con amore nella nostra vita... e poi esser disposti a Raccogliere.

E' tempo di equilibrio, è il momento per Benedire noi stessi e con gratitudine Benedire la Terra.

Seguendo le antiche tradizioni formiamo un Cerchio di Accoglienza e Benedizione, che il nostro Raccolto sia colmo di tutta la pienezza universale e contenga già il nutrimento per la prossima semina.

Per informazioni e prenotazioni :  selvadellaluna@gmail.com


potete trovare nella Locandina il programma completo della giornata




Vi aspetto... in Cerchio.

Selva Della Luna 

martedì 20 agosto 2013

๑๑๑ La Tredicesima Luna, Benedizione delle Donne Buddha ๑๑๑


Invoco il potere e la presenza di tutte le donne Buddha del passato, del presente e del futuro, sopratutto di coloro che non sono state mai ricordate nella storia dell'umanità.*



Tredicesima Luna, Luna del Grano, Luna che fin dalla sua nascita mi ha parlato di antenate, di Fiume Rosso del Sangue Sacro delle donne che scorre per nutrire la Terra e ogni figlia.. ecco stanotte mi ha donato un "miracolo".
Finestra aperta sulla Luna Piena, grande finestra che la Luna era dentro casa ed io seduta a Terra con nelle orecchie il mantra Om Mani Padme Hum , l'invocazione alle Donne Buddha mi è salita dalla pancia fino alla bocca ed eccole, improvvisamente molte donne di ogni tempo mi hanno circondata, alcune erano particolarmente luminose e mi erano più vicine ma il cerchio intorno a me era formato da donne di tutti i paesi, alcune anche a cavallo, altre primitive e bellissime, altre riccamente vestite, altre ancora del nostro tempo.
Un raggio argenteo e meraviglioso avvolgeva il nostro cerchio dalla Luna stavamo ricevendo la benedizione, improvvisamente onde di grande intensità hanno percorso la mia spina dorsale, le sentivo intensificate sulla testa, onde morbide ma potenti, un tremore mai provato ma conosciuto, serenamente ho accettato la benedizione di tutte le Donne Buddha, la loro carezza, la Madre Kundalini che mi avvolgeva e l'immagine del mio utero che diveniva una grande e comoda caverna, una cavità della terra dove tutte le donne che mi circondavano sono entrate, loro, ognuna di loro abita nel mio ventre e la presenza di queste Grandi Madri mi ha profondamente commosso, ho pianto di gratitudine, d'amore , di bellezza e magnificenza.
Grazie Luna del Grano, Grazie Tredicesima Madre, Grazie, profondamente grazie per la benedizione e l'amore che ogni Donna Buddha mi ha donato.

Selva Della Luna 

21 . 08.2013



venerdì 16 agosto 2013

๑๑๑ Fasi di Luna, Momenti di Donna Dea ๑๑๑ ( Luna nera o nuova)



Nera la caverna della notte
Bocca spalancata sull’infinito
Utero di Madre sento il tuo richiamo
Eccolo il tuo volto
Medusa, dalla testa mozzata cerchi i miei occhi
Il buio è il principio di ogni luce
Inghiottimi Dea
 aprimi le porte degli Inferi Persefone
Insegnami la danza della distruzione
Nulla sfugge ai tuoi piedi
Kali che danzi la vita  sul corpo di Shiva
Piacere come sangue scorre dalla tua lingua
Ed è così che creasti il mondo
Trema la terra
Lilith è tornata
Nera perché da Te nacquero tutti i colori
Principio terribile di ogni Verbo
Nasco fra le mani di Ecate chiave che apre le porte
Ho scelto di guardarti
Ho scelto di rischiare la Morte.
Selva Della Luna 

La luna Nera o luna Nuova è la fase della luna in cui l’emisfero visibile risulta completamente in ombra. La luna nuova avviene quando il nostro satellite si allinea con la terra e il sole, per noi dalla terra è visibile solo il volto della luna non illuminato.
Questa oscurità ha da sempre ispirato superstizioni, in realtà in questa fase l’energia della  luna è benigna quanto negli altri periodi ma forse più difficile da accettare come parte di noi.
Questo è il momento in cui il cielo completamente buio può darci la sensazione di perdita di orientamento, di abbandono, ma la luna non è assente è solo non visibile.
Non esiste un solo momento in cui la luna sia assente, c’è sempre, è legata alla terra e quindi a noi terrestri, ed influenza la natura e noi stessi come parte di essa.
Le energie lunari di questa fase spingono al riposo, sono energie fagocitanti, la luna Nera può spingerci in profondità dentro di noi e questa operazione richiede un momento di silenzio, un momento di riflessione, che non per forza deve divenire un momento negativo.
Molte persone legano questa fase lunare alla morte, in verità la luna Nera viene anche chiamata luna Nuova, l’oscurità scivola quasi immediatamente verso la luce nuova, per questo motivo la Morte, se avviene, è una Morte necessaria alla nuova Vita.
La morte non è sempre e per forza legata ad un decesso del corpo, più spesso essa porta trasformazione, e arriva ciclicamente nella nostra vita, esattamente come la luna Nera.
Siamo energie in continua mutazione, questa fase lunare vuole insegnarci ad arrenderci alla nostra natura immortale, ci spinge alla discesa nel buio, ci incita ad abbandonare ogni paura, ogni superstizione, ogni fossilizzazione di noi stessi; Spogliati, dice, immergiti nel silenzio, nella notte senza luce e guarda negli occhi la tua stessa ombra.
La morte è una porta girevole fra i mondi, ci si ferma per pochi istanti nel suo vortice ma poi si entra in una nuova fase, è sempre così; alla morte segue sempre una rinascita.
Philippe Granger, nel suo libro “ La Luna Nera” identifica questo passaggio energetico con l’immagine della ferita originaria, la cacciata simbolica dal paradiso terrestre, l’utero che ci ha generato, ambiente in cui ogni nostro bisogno era esaudito e al quale tutti noi tendiamo a voler far ritorno.
Dunque non è l’assenza a spaventarci in questa fase lunare ma la mancanza che genera il bisogno.
Proprie della luna Nera sono anche le forti energie sessuali ed erotiche, anch’esse scatenate dal bisogno di ritornare alla completezza.
Immaginate per un momento la luna nera come un utero, il bozzolo della pupa che sta per trasformarsi in farfalla, essa non è né bruco né farfalla, essa è Tutto, infinite possibilità, è in atto la trasformazione ; L’uovo cosmico che contiene in se stesso tutto l’universo, questo dovrebbe renderci pieni di desiderio di viverle queste energie perché invece ci fanno paura? Perché in questo momento lunare ci sentiamo così mancanti, a metà?
La prima e più arcaica mancanza l’abbiamo vissuta al momento della nascita, si viene alla Vita ma ci separano dall’utero, c’è la prima vera separazione ed è quella sensazione di respirare per la prima volta da soli, per la prima volta siamo soli, separati, per tutta la vita ricercheremo in tutte le relazioni con le altre persone quell’Unione uterina, ma purtroppo siamo destinati a rimanere delusi ogni volta, poiché in realtà nell’utero non eravamo uniti, fusi ad un altro individuo ma eravamo non separati da noi stessi, dalla nostra fonte di creazione. La Luna Nera è l’utero che ci spinge a ricercare in noi e solamente in noi la nostra parte mancante.
Lo stesso bisogno di introspezione, di ritiro, lo ritroviamo nella fase mestruale che segna questo momento lunare.
“ La brutta vecchia o strega orribile che rappresenta  la fase mestruale del ritiro delle energie e la perduta bellezza della terra d’inverno. Questa è la fase della luna nera, colma delle energie della trasformazione, della gestazione e dell’oscurità interiore”
Guardiamo il volto  della strega, senza spaventarci ma ammirandone ogni ruga come la saggezza che essa stessa ci instillerà, in questo momento il mondo esterno può non interessarci, abbiamo bisogno di specchiarci nel mare della nostra anima, di ricollegarci a noi stesse, potremmo ritrovarci a fare bilanci e verifiche su di noi, lasciamo fluire così come il nostro sangue le nostre energie creative, permettiamoci di morire di quello che siamo state per imparare a rinascere ogni volta nuove.
Esiste un periodo nella vita di ogni donna che è fortemente legato alla luna nera, la menopausa che nel mondo moderno è vissuto spesso in modo traumatico è in realtà una lunga fase introspettiva, dove domina la saggezza e il potere che la donna saggia ha accumulato ed accresciuto durante tutti i cicli della sua vita. La donna in questa fase non dovrebbe più aver timore dell’oscurità ma trovare in essa il potere dell’interiorità ed essere essa stessa la luce del cielo senza luna.
Le dee legate a questa fase lunare sono : Ecate, Persefone, kali e Lilith

Copyright ©Selva Della Luna 2012 -2014

Fonti :
Philippe Granger – La Luna Nera
Miranda Gray – Luna Rossa
immagine : Juliaro Arte  



๑๑๑ Fasi di Luna, Momenti di Donna Dea ๑๑๑ ( Luna Calante)


Sono Persefone vivo a Roma, a Milano, in Bangladesh, a Londra, in Africa
Sono Persefone vivo in tutto il mondo, mi chiamano la Dea degli Inferi ma  l’inferno si è abbattuto su di me quando un uomo, un uomo qualsiasi, m’ha denudato e resa donna con la violenza.
Sono Ishtar vivo in Pakistan
Ma gli Inferi possono vivere in tutto il mondo
Sono Isthar e non volevo sposarmi hanno usato  l’acido solforico per cancellare la mia bellezza
Sono Estia vivo in casa di molte donne
Sono Estia e volevo essere una buona madre e una buona moglie
Posso anche non urlare e mantenere il silenzio ma i lividi parlano più delle parole.
Sono Ecate e arrivo da lontano
M’hanno bruciata su tutti i roghi dello spazio e del tempo
Sono Ecate e mi chiamano Strega
E il mio volto o anche solo il ricordo di esso incute il terrore a chi ha paura della verità.
Sono Sofia tra le mani un calice pieno di luce
Sono Sofia abbraccio le mie figlie
Sono Sofia falce di luna Calante e porto la saggezza
Investo il mondo d’amore unica forza che può sconfiggere la rabbia e portare giustizia.

Selva Della Luna 

La luna Calante assume la forma di una falce sempre più piccola fino a rendersi invisibile ( luna Nera o Nuova) diversamente dalla fase in cui è in crescita la sua convessità volge verso est ( gobba a levante) essa cammina verso il buio e l’ombra.
L’energia di questa fase tende ad attirare le “cose” verso il basso, è il tempo della raccolta delle erbe, poiché i fluidi si concentrano nelle radici e quello che accade nella terra accade anche nella nostra psiche; la luna Calante infatti ci prende lentamente per mano e ci conduce verso il passato, le radici, è il momento dominato dalla forza della Consapevolezza, essa ci spinge ad analizzare il tempo che è stato, ci impone il Confronto, nulla è semplice, nulla è scontato. Questa è la luna delle Antenate, questa fase non guarda al futuro, il futuro in questo momento non esiste, il passo successivo è il buio ( luna Nera o Nuova).
In realtà essa si presenta in modo silenzioso, dolce, materno, non spaventa ma la sua forza sta proprio in questa pacatezza, l’anima che l’ascolta si lascia penetrare, la lascia percorrere i propri sentieri più misteriosi perché non pensa possa provocare dolore, ma lei, la luna Calante è inesorabile come tutte le leggi naturali.
E’ la marea che fa riaffiorare i ricordi di un passato antico, un passato che non pensavamo neanche di dover ricordare, ma chi non ha radici sane non può pretendere di toccare il cielo con i propri rami.
La luna Calante apre voragini in tempi e ferite che riaffiorano ma non per rimanere con noi, ci spinge a sradicare ( come con le erbe) le nostre ombre, il nostro buio.
E’ solo in questo momento che l’anima si rende conto del potere di questa energia, solo nel momento in cui faccia a faccia con i buchi neri che risiedono in essa, l’anima inizia a tremare.
Trema, dunque , senza paura, come fa l’albero in autunno, lascia andare le foglie per coprire la terra con il suo manto.
E’ questo un tremore buono, la luna Calante ci scuote profondamente per liberarci.
Affrontare la Discesa, il buio, la paura è l’unico modo che abbiamo per renderci Consapevoli, per Perdonare noi stessi e gli altri e il Perdono è l’unica via di liberazione.
Pensate che l’albero provi rabbia per il vento autunnale che scuote i suoi rami e lo spoglia del passato?
No, l’albero è consapevole che se non lascia andare le foglie in quel momento, non vi sarà nessuna primavera fra i suoi rami.
E’ questo che ci sussurra nell’orecchio la luna Calante, danza con il dolore, la rabbia.. canta il canto della disperazione, guarda le ferite che ti sono state inferte, non ignorare, non fingere di non vedere, c’è ancora luce e man mano che il buio avanza lascia, trasforma, scendi dalla mente al cuore e svuotati ; non esiste possibilità di riempire ciò che già è pieno.
“ Le donne shakti sono le fiamme umane che sentono il richiamo della Dea Oscura: la profonda ferma volontà si leva dall’interno del corpo. L’energia esigente della Dea della Morte, colei che distrugge il vecchio per far posto al nuovo, preme attraverso noi donne.” ( Vicki Noble- Il Risveglio della Dea)
 Ecate, Persefone, Isthar sono i volti di questa Luna che ci conduce verso l’oscurità e la discesa. Le dee che accompagno alla saggezza attraverso l’entrata nel regno degli inferi, questo regno che tanto spaventa è contenuto dentro ognuno di noi, sono le parti sanguinanti dell’anima che aspettano di essere curate.
La Dea Oscura, il vento autunnale che scuote e fa tremare il nostro albero, se abbiamo il coraggio di abbracciarla ci consegnerà nelle mani di Sofia, il calice vuoto del rinnovamento, della consapevolezza acquisita che scaccia la paura e fa nascere all’interno di noi stesse la luce necessaria ad illuminare ogni buio.
Il corpo non è un mondo distaccato dalla psiche-anima nell’antica e sempre nuova conoscenza olistica, noi siamo un tutt’uno ed è in questa visione che la luna Calante riversa i suoi influssi sul corpo femminile : questa è la fase in cui l’ovulo non fecondato si prepara ad essere rilasciato, le energie della donna vanno esaurendosi, si ritirano , discendono in profondità.
In questo periodo, chiamato Fase dell’incantatrice, potreste sperimentare stati d’animo assai diversi fra loro. Potreste sentirvi più sensuali ma questa sensualità si manifesta a volte in maniera aggressiva, potreste sentire i vostri sensi affinarsi e divenire più intuitive, sono segnali che vi spingono sempre più all’interno di voi stesse.
La creatività che non si è manifestata con la fecondazione dell’ovulo ha bisogno di essere espressa in altro modo, si agita in voi, vuole uscire ed essere liberata, se questo non avviene potreste sentire frustrazione e bruschi cambi di umore.
La luna Calante dunque, ci prende per mano, con dolcezza ci apre le porte interne di noi e poi ci suggerisce di trasformare il passato ( che può essere visto anche come l’ovulo non fecondato) in un presente ricco di Consapevolezza e Conoscenza.



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fonti :
immagine Juliaro Arte
 Luna Rossa – Miranda Gray
Il Risveglio della dea – Vicki Noble
La Danza delle Grandi Madri – Clarissa Pinkola Estès