giovedì 22 agosto 2013

๑๑๑ Venga il tuo Regno in ogni nostra Azione ๑๑๑




La Luna del Raccolto, dell'abbondanza, della Benedizione ci insegna ad aprirci all'abbondanza Universale, al Nutrimento che ogni singolo avvenimento della nostra vita ci offre, al Raccolto che ogni giorno si presenta sotto i nostri occhi e che spesso per vecchi modelli di pensiero non ci sentiamo degni di accogliere... Venga il Regno della Bellezza, venga il Regno dell'abbondanza, della Cura e dell'Amore verso di noi che si espande in tutto il mondo che ci circonda. Siamo Terra Fertile non dobbiamo far altro che accogliere i semi che l'Universo riversa con amore nella nostra vita... e poi esser disposti a Raccogliere.

E' tempo di equilibrio, è il momento per Benedire noi stessi e con gratitudine Benedire la Terra.

Seguendo le antiche tradizioni formiamo un Cerchio di Accoglienza e Benedizione, che il nostro Raccolto sia colmo di tutta la pienezza universale e contenga già il nutrimento per la prossima semina.

Per informazioni e prenotazioni :  selvadellaluna@gmail.com


potete trovare nella Locandina il programma completo della giornata




Vi aspetto... in Cerchio.

Selva Della Luna 

martedì 20 agosto 2013

๑๑๑ La Tredicesima Luna, Benedizione delle Donne Buddha ๑๑๑


Invoco il potere e la presenza di tutte le donne Buddha del passato, del presente e del futuro, sopratutto di coloro che non sono state mai ricordate nella storia dell'umanità.*



Tredicesima Luna, Luna del Grano, Luna che fin dalla sua nascita mi ha parlato di antenate, di Fiume Rosso del Sangue Sacro delle donne che scorre per nutrire la Terra e ogni figlia.. ecco stanotte mi ha donato un "miracolo".
Finestra aperta sulla Luna Piena, grande finestra che la Luna era dentro casa ed io seduta a Terra con nelle orecchie il mantra Om Mani Padme Hum , l'invocazione alle Donne Buddha mi è salita dalla pancia fino alla bocca ed eccole, improvvisamente molte donne di ogni tempo mi hanno circondata, alcune erano particolarmente luminose e mi erano più vicine ma il cerchio intorno a me era formato da donne di tutti i paesi, alcune anche a cavallo, altre primitive e bellissime, altre riccamente vestite, altre ancora del nostro tempo.
Un raggio argenteo e meraviglioso avvolgeva il nostro cerchio dalla Luna stavamo ricevendo la benedizione, improvvisamente onde di grande intensità hanno percorso la mia spina dorsale, le sentivo intensificate sulla testa, onde morbide ma potenti, un tremore mai provato ma conosciuto, serenamente ho accettato la benedizione di tutte le Donne Buddha, la loro carezza, la Madre Kundalini che mi avvolgeva e l'immagine del mio utero che diveniva una grande e comoda caverna, una cavità della terra dove tutte le donne che mi circondavano sono entrate, loro, ognuna di loro abita nel mio ventre e la presenza di queste Grandi Madri mi ha profondamente commosso, ho pianto di gratitudine, d'amore , di bellezza e magnificenza.
Grazie Luna del Grano, Grazie Tredicesima Madre, Grazie, profondamente grazie per la benedizione e l'amore che ogni Donna Buddha mi ha donato.

Selva Della Luna 

21 . 08.2013



venerdì 16 agosto 2013

๑๑๑ Fasi di Luna, Momenti di Donna Dea ๑๑๑ ( Luna nera o nuova)



Nera la caverna della notte
Bocca spalancata sull’infinito
Utero di Madre sento il tuo richiamo
Eccolo il tuo volto
Medusa, dalla testa mozzata cerchi i miei occhi
Il buio è il principio di ogni luce
Inghiottimi Dea
 aprimi le porte degli Inferi Persefone
Insegnami la danza della distruzione
Nulla sfugge ai tuoi piedi
Kali che danzi la vita  sul corpo di Shiva
Piacere come sangue scorre dalla tua lingua
Ed è così che creasti il mondo
Trema la terra
Lilith è tornata
Nera perché da Te nacquero tutti i colori
Principio terribile di ogni Verbo
Nasco fra le mani di Ecate chiave che apre le porte
Ho scelto di guardarti
Ho scelto di rischiare la Morte.
Selva Della Luna 

La luna Nera o luna Nuova è la fase della luna in cui l’emisfero visibile risulta completamente in ombra. La luna nuova avviene quando il nostro satellite si allinea con la terra e il sole, per noi dalla terra è visibile solo il volto della luna non illuminato.
Questa oscurità ha da sempre ispirato superstizioni, in realtà in questa fase l’energia della  luna è benigna quanto negli altri periodi ma forse più difficile da accettare come parte di noi.
Questo è il momento in cui il cielo completamente buio può darci la sensazione di perdita di orientamento, di abbandono, ma la luna non è assente è solo non visibile.
Non esiste un solo momento in cui la luna sia assente, c’è sempre, è legata alla terra e quindi a noi terrestri, ed influenza la natura e noi stessi come parte di essa.
Le energie lunari di questa fase spingono al riposo, sono energie fagocitanti, la luna Nera può spingerci in profondità dentro di noi e questa operazione richiede un momento di silenzio, un momento di riflessione, che non per forza deve divenire un momento negativo.
Molte persone legano questa fase lunare alla morte, in verità la luna Nera viene anche chiamata luna Nuova, l’oscurità scivola quasi immediatamente verso la luce nuova, per questo motivo la Morte, se avviene, è una Morte necessaria alla nuova Vita.
La morte non è sempre e per forza legata ad un decesso del corpo, più spesso essa porta trasformazione, e arriva ciclicamente nella nostra vita, esattamente come la luna Nera.
Siamo energie in continua mutazione, questa fase lunare vuole insegnarci ad arrenderci alla nostra natura immortale, ci spinge alla discesa nel buio, ci incita ad abbandonare ogni paura, ogni superstizione, ogni fossilizzazione di noi stessi; Spogliati, dice, immergiti nel silenzio, nella notte senza luce e guarda negli occhi la tua stessa ombra.
La morte è una porta girevole fra i mondi, ci si ferma per pochi istanti nel suo vortice ma poi si entra in una nuova fase, è sempre così; alla morte segue sempre una rinascita.
Philippe Granger, nel suo libro “ La Luna Nera” identifica questo passaggio energetico con l’immagine della ferita originaria, la cacciata simbolica dal paradiso terrestre, l’utero che ci ha generato, ambiente in cui ogni nostro bisogno era esaudito e al quale tutti noi tendiamo a voler far ritorno.
Dunque non è l’assenza a spaventarci in questa fase lunare ma la mancanza che genera il bisogno.
Proprie della luna Nera sono anche le forti energie sessuali ed erotiche, anch’esse scatenate dal bisogno di ritornare alla completezza.
Immaginate per un momento la luna nera come un utero, il bozzolo della pupa che sta per trasformarsi in farfalla, essa non è né bruco né farfalla, essa è Tutto, infinite possibilità, è in atto la trasformazione ; L’uovo cosmico che contiene in se stesso tutto l’universo, questo dovrebbe renderci pieni di desiderio di viverle queste energie perché invece ci fanno paura? Perché in questo momento lunare ci sentiamo così mancanti, a metà?
La prima e più arcaica mancanza l’abbiamo vissuta al momento della nascita, si viene alla Vita ma ci separano dall’utero, c’è la prima vera separazione ed è quella sensazione di respirare per la prima volta da soli, per la prima volta siamo soli, separati, per tutta la vita ricercheremo in tutte le relazioni con le altre persone quell’Unione uterina, ma purtroppo siamo destinati a rimanere delusi ogni volta, poiché in realtà nell’utero non eravamo uniti, fusi ad un altro individuo ma eravamo non separati da noi stessi, dalla nostra fonte di creazione. La Luna Nera è l’utero che ci spinge a ricercare in noi e solamente in noi la nostra parte mancante.
Lo stesso bisogno di introspezione, di ritiro, lo ritroviamo nella fase mestruale che segna questo momento lunare.
“ La brutta vecchia o strega orribile che rappresenta  la fase mestruale del ritiro delle energie e la perduta bellezza della terra d’inverno. Questa è la fase della luna nera, colma delle energie della trasformazione, della gestazione e dell’oscurità interiore”
Guardiamo il volto  della strega, senza spaventarci ma ammirandone ogni ruga come la saggezza che essa stessa ci instillerà, in questo momento il mondo esterno può non interessarci, abbiamo bisogno di specchiarci nel mare della nostra anima, di ricollegarci a noi stesse, potremmo ritrovarci a fare bilanci e verifiche su di noi, lasciamo fluire così come il nostro sangue le nostre energie creative, permettiamoci di morire di quello che siamo state per imparare a rinascere ogni volta nuove.
Esiste un periodo nella vita di ogni donna che è fortemente legato alla luna nera, la menopausa che nel mondo moderno è vissuto spesso in modo traumatico è in realtà una lunga fase introspettiva, dove domina la saggezza e il potere che la donna saggia ha accumulato ed accresciuto durante tutti i cicli della sua vita. La donna in questa fase non dovrebbe più aver timore dell’oscurità ma trovare in essa il potere dell’interiorità ed essere essa stessa la luce del cielo senza luna.
Le dee legate a questa fase lunare sono : Ecate, Persefone, kali e Lilith

Copyright ©Selva Della Luna 2012 -2014

Fonti :
Philippe Granger – La Luna Nera
Miranda Gray – Luna Rossa
immagine : Juliaro Arte  



๑๑๑ Fasi di Luna, Momenti di Donna Dea ๑๑๑ ( Luna Calante)


Sono Persefone vivo a Roma, a Milano, in Bangladesh, a Londra, in Africa
Sono Persefone vivo in tutto il mondo, mi chiamano la Dea degli Inferi ma  l’inferno si è abbattuto su di me quando un uomo, un uomo qualsiasi, m’ha denudato e resa donna con la violenza.
Sono Ishtar vivo in Pakistan
Ma gli Inferi possono vivere in tutto il mondo
Sono Isthar e non volevo sposarmi hanno usato  l’acido solforico per cancellare la mia bellezza
Sono Estia vivo in casa di molte donne
Sono Estia e volevo essere una buona madre e una buona moglie
Posso anche non urlare e mantenere il silenzio ma i lividi parlano più delle parole.
Sono Ecate e arrivo da lontano
M’hanno bruciata su tutti i roghi dello spazio e del tempo
Sono Ecate e mi chiamano Strega
E il mio volto o anche solo il ricordo di esso incute il terrore a chi ha paura della verità.
Sono Sofia tra le mani un calice pieno di luce
Sono Sofia abbraccio le mie figlie
Sono Sofia falce di luna Calante e porto la saggezza
Investo il mondo d’amore unica forza che può sconfiggere la rabbia e portare giustizia.

Selva Della Luna 

La luna Calante assume la forma di una falce sempre più piccola fino a rendersi invisibile ( luna Nera o Nuova) diversamente dalla fase in cui è in crescita la sua convessità volge verso est ( gobba a levante) essa cammina verso il buio e l’ombra.
L’energia di questa fase tende ad attirare le “cose” verso il basso, è il tempo della raccolta delle erbe, poiché i fluidi si concentrano nelle radici e quello che accade nella terra accade anche nella nostra psiche; la luna Calante infatti ci prende lentamente per mano e ci conduce verso il passato, le radici, è il momento dominato dalla forza della Consapevolezza, essa ci spinge ad analizzare il tempo che è stato, ci impone il Confronto, nulla è semplice, nulla è scontato. Questa è la luna delle Antenate, questa fase non guarda al futuro, il futuro in questo momento non esiste, il passo successivo è il buio ( luna Nera o Nuova).
In realtà essa si presenta in modo silenzioso, dolce, materno, non spaventa ma la sua forza sta proprio in questa pacatezza, l’anima che l’ascolta si lascia penetrare, la lascia percorrere i propri sentieri più misteriosi perché non pensa possa provocare dolore, ma lei, la luna Calante è inesorabile come tutte le leggi naturali.
E’ la marea che fa riaffiorare i ricordi di un passato antico, un passato che non pensavamo neanche di dover ricordare, ma chi non ha radici sane non può pretendere di toccare il cielo con i propri rami.
La luna Calante apre voragini in tempi e ferite che riaffiorano ma non per rimanere con noi, ci spinge a sradicare ( come con le erbe) le nostre ombre, il nostro buio.
E’ solo in questo momento che l’anima si rende conto del potere di questa energia, solo nel momento in cui faccia a faccia con i buchi neri che risiedono in essa, l’anima inizia a tremare.
Trema, dunque , senza paura, come fa l’albero in autunno, lascia andare le foglie per coprire la terra con il suo manto.
E’ questo un tremore buono, la luna Calante ci scuote profondamente per liberarci.
Affrontare la Discesa, il buio, la paura è l’unico modo che abbiamo per renderci Consapevoli, per Perdonare noi stessi e gli altri e il Perdono è l’unica via di liberazione.
Pensate che l’albero provi rabbia per il vento autunnale che scuote i suoi rami e lo spoglia del passato?
No, l’albero è consapevole che se non lascia andare le foglie in quel momento, non vi sarà nessuna primavera fra i suoi rami.
E’ questo che ci sussurra nell’orecchio la luna Calante, danza con il dolore, la rabbia.. canta il canto della disperazione, guarda le ferite che ti sono state inferte, non ignorare, non fingere di non vedere, c’è ancora luce e man mano che il buio avanza lascia, trasforma, scendi dalla mente al cuore e svuotati ; non esiste possibilità di riempire ciò che già è pieno.
“ Le donne shakti sono le fiamme umane che sentono il richiamo della Dea Oscura: la profonda ferma volontà si leva dall’interno del corpo. L’energia esigente della Dea della Morte, colei che distrugge il vecchio per far posto al nuovo, preme attraverso noi donne.” ( Vicki Noble- Il Risveglio della Dea)
 Ecate, Persefone, Isthar sono i volti di questa Luna che ci conduce verso l’oscurità e la discesa. Le dee che accompagno alla saggezza attraverso l’entrata nel regno degli inferi, questo regno che tanto spaventa è contenuto dentro ognuno di noi, sono le parti sanguinanti dell’anima che aspettano di essere curate.
La Dea Oscura, il vento autunnale che scuote e fa tremare il nostro albero, se abbiamo il coraggio di abbracciarla ci consegnerà nelle mani di Sofia, il calice vuoto del rinnovamento, della consapevolezza acquisita che scaccia la paura e fa nascere all’interno di noi stesse la luce necessaria ad illuminare ogni buio.
Il corpo non è un mondo distaccato dalla psiche-anima nell’antica e sempre nuova conoscenza olistica, noi siamo un tutt’uno ed è in questa visione che la luna Calante riversa i suoi influssi sul corpo femminile : questa è la fase in cui l’ovulo non fecondato si prepara ad essere rilasciato, le energie della donna vanno esaurendosi, si ritirano , discendono in profondità.
In questo periodo, chiamato Fase dell’incantatrice, potreste sperimentare stati d’animo assai diversi fra loro. Potreste sentirvi più sensuali ma questa sensualità si manifesta a volte in maniera aggressiva, potreste sentire i vostri sensi affinarsi e divenire più intuitive, sono segnali che vi spingono sempre più all’interno di voi stesse.
La creatività che non si è manifestata con la fecondazione dell’ovulo ha bisogno di essere espressa in altro modo, si agita in voi, vuole uscire ed essere liberata, se questo non avviene potreste sentire frustrazione e bruschi cambi di umore.
La luna Calante dunque, ci prende per mano, con dolcezza ci apre le porte interne di noi e poi ci suggerisce di trasformare il passato ( che può essere visto anche come l’ovulo non fecondato) in un presente ricco di Consapevolezza e Conoscenza.



Copyright ©Selva Della Luna 2012 -2014

fonti :
immagine Juliaro Arte
 Luna Rossa – Miranda Gray
Il Risveglio della dea – Vicki Noble
La Danza delle Grandi Madri – Clarissa Pinkola Estès 











๑๑๑ Fasi di Luna, Momenti di Donna Dea ๑๑๑ ( Luna Piena)


Cerchio perfetto
Nasci come un canto di bellezza dell’universo
Grembo di ogni donna
In Te danzano tutti i volti della Dea.
Regine, Madri,Sorelle
Si specchiano all’unica fonte
Una per sempre
Sovrana, chiama le sue figlie
Mille occhi
Mille mani
Antico legame che nessun tempo può spezzare.
La notte stende il suo tappeto per lasciarti danzare.
Ogni volta che una donna alza gli occhi al cielo
E incontra il tuo volto
Nasce una Dea.

Selva Della Luna

La luna Piena è uno spettacolo che ha da sempre affascinato l’uomo, ispirato versi e componimenti musicali, spinto l’animo umano alla Creazione.
Il Plenilunio avviene quando l’emisfero lunare interamente illuminato dal sole è completamente visibile dalla terra e riempie gli occhi e il cuore.
Questo è un momento di completezza, il ciclo è arrivato al culmine, le energie di tutte le fasi precedenti e successive sono contenute in quel disco perfetto e luminoso che appare nel cielo.
Le energie di questa fase lunare sono energie creative, la luna Piena danza dentro di noi, non solo nel cielo ma all’interno del nostro centro, ci riempie e ci spinge a creare.
Immaginate di essere un calice vuoto, l’influsso del plenilunio fa traboccare il calice, non potete più contenervi, dovete aprirvi e lasciare che la vostra essenza inondi il mondo.
Creare, è una parola che spesso è associata all’Arte e sicuramente è così, ma non dobbiamo aspirare ad essere degli artisti per Creare, la creatività è una forza insita in ognuno di noi, liberiamola: cantiamo, danziamo, scriviamo … non importa quale forma assuma questa energia, l’importante è che la lasciamo fluire libera .
La luna Piena è equilibrio, il cerchio stesso che essa disegna nel cielo, è la figura geometrica che più ci riporta all’equilibrio. Le energie prorompenti della nascita ( luna crescente ) trovano il giusto bilanciamento, trovano uno scopo e sono pronte a donarsi .
Il Dono è un’altra importante espressione di questa fase lunare, la luna Madre (  definizione da sempre usata per descrivere il plenilunio) apre le braccia e illumina il mondo, sembra donare tutta la sua bellezza e luce ai suoi figli terreni, e rende Madri tutte noi, Madri anche se non partoriamo figli.
Siamo incoraggiate ad occuparci dell’altro sia esso, figlio, compagno, sorella, amica. Siamo Madri del mondo intero, abbiamo voglia di nutrire e concimare ogni terreno che incontriamo, desiderose di spargere il nostro profumo in ogni angolo di strada che percorriamo.
Siamo Piene, Piene come la luna, tonde e morbide, di una morbidezza accogliente, circolari come un abbraccio, ed è questo il momento in cui la nostra femminilità ci appare più appagante .
La luna Piena è dall’antichità celebrata come momento energetico molto potente, in realtà è essa stessa una Celebrazione, tutta la natura è nel pieno fermento creativo, un Inno della Terra
 E di tutte le forme viventi che abitano il suo corpo verso l’astro celeste a Lei più vicino.

La fase mestruale ad essa associata è la Fase della Madre, siamo nel  periodo ovulatorio, potremmo sentire il bisogno del contatto con la natura e con la Terra, non permettiamo che il nostro desiderio di sentirci unite e Colei che Crea si dissolva. La Luna piena è un momento, fugace, permettiamoci di viverlo, non è come per le altre fasi un periodo lungo giorni, in cui possiamo e anzi dobbiamo imparare a riconoscere gli influssi e poi viverli, questo momento ha bisogno di essere lasciato libero di esprimersi .
Il cerchio perfetto della luna presto tornerà ad essere falce, il cerchio deve imparare ad essere spirale perché le energie di tutte le fasi lunari ci portano un Dono, un regalo che in Luna Piena possiamo distribuire al mondo.

Le dee associate alla luna Piena sono : Demetra, Gaia, Iside, Yemaja

Copyright ©Selva Della Luna 2012 -2014





๑๑๑ Fasi di Luna, Momenti di Donna Dea ๑๑๑ ( Luna Crescente)



                                                       Nasce così la Luna come Afrodite.
Sorge dal mare della femminilità, dalla chiara schiuma del piacere
Non ha legami Afrodite, non ha passato la Luna
Inizia la sua Prima danza nel cielo
Gaia, giocosa, sensuale della bellezza di chi si affaccia all’Amore senza altra aspettativa che quella di gioire.
Dona il suo magico cinto a chi apre il cuore appendendo all’albero della vita i desideri
Nuda, come nuda è ogni creatura alla sua nascita, come nudo è ogni essere umano davanti all’Amore.
Luna bambina, ignara della propria bellezza
Solleva la gonna del cielo per chinarsi a raccoglier le stelle
Kore dall’animo puro , giovinetta per tutta la vita.
Vergine, come Atena e Artemide , selvaggio volto di donna che nessun uomo può possedere.
Nasce così la Luna 
Nuda, giocosa, bambina e già donna in divenire .

Selva Della Luna

La luna crescente segna il periodo della semina, l’inizio di un nuovo ciclo, la rinascita.

Le energie divengono libere, si intraprendono nuovi progetti, è la luna che ci ispira e ci conduce attraverso mondi nuovi, probabilmente inesplorati.

Essa è la Forza Creatrice, dopo il sonno della luna nuova ci svegliamo pieni di voglia di fare e creare, liberi di permettere a nuove prospettive di affacciarsi nella nostra vita.

La luna crescente è la luna “selvaggia” non è condizionata da nessun legame con il tempo precedente la sua nascita, è appena venuta al mondo, piena di curiosità e senza nessuna aspettativa se non quella legata al piacere della scoperta.

Sappiamo bene quanto la luna influenzi i ritmi interiori umani, specialmente il ritmo biologico e psicologico femminile, la luna crescente rappresenta la Donna Vergine, Vergine nel senso originario della parola: indipendente, completa in sé stessa, che non ha bisogno di approvazioni esterne ma vive la propria natura in piena autonomia. Dunque, la luna “selvaggia” e “libera”, si muove danzando, frizzante e allegra in un cielo pieno di nuove prospettive.

Questo è il tempo dei fiori e non del frutto, anche questo aspetto dona alla luna/donna la libertà del piacere che non è finalizzato alla procreazione, ma è piacere di essere viva e vitale, è il piacere di accogliere nuove idee, nuove sensazioni senza aggiungere aspettative per il futuro, ma godendo solo del momento e del meraviglioso profumo che emana il nostro fiore.

Pensiamo per un attimo alla possibilità della luna di rinascere ogni mese, cancellare il ciclo precedente e tornare nuova ogni volta, è questa la sensazione che si vive in luna crescente, in qualche modo torniamo tutte “lune bambine” piene di entusiasmo e di voglia di fare.

Potremmo definire questa fase il momento esplorativo, la partenza piena di potenzialità, ricca di possibilità. Il rischio è quello di non concretizzare i progetti che in questo momento nascono dentro di noi, ma in fondo non tutti i semi sono destinati a divenire alberi, questa possibilità non ci scoraggerà nella semina che invece dovrà essere più abbondante per avere maggiore possibilità di frutti.


Copyright ©Selva Della Luna 2012 -2014












giovedì 15 agosto 2013

๑๑๑ Il Canto del Grembo e la Danza del Sangue ๑๑๑

Le Iniziazioni Femminili


Nel cuore del mio grembo giace la mia bellezza (afferrare con le mani vicino al viso)
Nel cuore del mio grembo giace la mia bellezza
Donna, Dea, regina sono io
Donna, Dea, regina sono io

Nel cuore del mio grembo giace la mia saggezza (passa una mano sulla fronte)
Nel cuore del mio grembo giace la mia saggezza
Donna, Dea, regina sono io
Donna, Dea, regina sono io

Madre ti sento
Madre ti sento sotto i miei piedi, Madre mi sento battere il cuore
Madre ti sento sotto i miei piedi, Madre mi sento battere il cuore


Sorella ti sento nel canto del fiume,
Acque eterne che scorrono su e su
Sorella ti sento nel canto del fiume,
Acque eterne che scorrono su e su

Canto di Susan Weed



Le tradizioni dei riti mestruali risalgono quasi tutte ai Nativi Americani, popolo che ha sempre posseduto un grande rispetto per il sanguinamento della Donna, popolo che possedeva e possiede la saggezza legata alla Terra e al Cielo, all’osservazione dei cicli naturali e di come questi cicli fossero seguiti anche dal corpo umano.
Il corpo della donna ancora più del corpo dell’uomo esprimeva questo antico legame con la Terra e il Cielo, legata al Cielo dalla Luna e dalle sue Fasi, e alla Terra dal Sangue che era nutrimento per ogni coltivazione.
La Donna quindi nel momento del sanguinamento era un ponte, un ponte divino fra la Luna ( Cielo) e la Terra, rappresentava la forza Creatrice in atto, era il serpente che cambia pelle e non muore, simbolo dell’eterno divenire dell’anima.
Diverse cerimonie tutte molto suggestive raccontano di come questo popolo festeggiasse i passaggi femminili come vere e proprie iniziazioni.
Gli uomini affrontavano un rituale di iniziazione nel momento del passaggio dalla pubertà alla maturità, ed è esattamente questa la prima iniziazione del femminile, il menarca, la prima mestruazione, quando la fanciulla per la prima volta sanguina avviene la prima iniziazione del femminile.
Dalle cerimonie delle iniziazioni maschili e femminili sono nate le prime forme di celebrazione e iniziazione, documentate in tutte le culture primitive. *
Uno dei rituali iniziatici maschili prevede la circoncisione, il significato simbolico di questa iniziazione è molto potente, il taglio del cordone ombelicale che teneva legato il bambino al mondo femminile, è tempo per il ragazzo di entrare a far parte del mondo maschile e con questa cerimonia per molte popolazioni arcaiche avviene il passaggio, di solito il rito viene celebrato per mano maschile e le donne non hanno accesso a questa pratica.
Allo stesso modo la bambina che attraverso il menarca diviene una ragazza viene allontanata dal villaggio accompagnata da una donna anziana che si occuperà di insegnarle i segreti del femminile, la donna anziana costruisce per questo scopo una capanna e scava una grande buca dove accenderà un fuoco per fumigare i genitali sanguinanti della ragazza, le due donne vivranno isolate per alcuni mesi in cui l’anziana sarà maestra di femminile per la ragazza.
Per le mestruazioni successive non vi sarà più un così lungo periodo di isolamento, la donna anziana seguirà sempre la ragazza ma la capanna sarà quella che tutte le donne mestruate frequentano, dove avranno tempo per conoscersi, per raccontare, per celebrare .
Un altro meraviglioso rituale che mi piace raccontarvi è quello dei Cuna di Panama, questa antica popolazione ha sempre onorato il primo sangue femminile, loro a differenza degli aborigeni di cui abbiamo parlato sopra non hanno una capanna mestruale ma una grotta, dentro questa sacra grotta cresce una pianta, il saptur, i cui frutti contengono un liquido molto simile al sangue mestruale e quindi considerato il sangue della Dea Mu, protettrice delle donne di questa tribù.
Vicino alla grotta sacra nasce la capanna di Inna, dove avviene in rito di iniziazione delle giovani donne mestruate.
La ragazza viene ricoperta di terra, le donne anziane si siedono in cerchio intorno a lei e fumano e fumando invocano Mu, poi la ragazza scuote via la terra e le donne anziane le cospargono il volto con il succo di saptur, a questo punto la ragazza è pronta per entrare nella capanna di Inna dove le verranno tagliati i capelli come atto di abbandono dell’infanzia per rinascere a nuova vita.
Un altro dei riti di passaggio che sono giunti sino a noi, legato al primo sangue delle fanciulle, proviene dalla tradizione dei Navajo ed è conosciuto con il nome di Kinaalda (“rito di pubertà”).
Secondo le leggende questo bellissimo rito fu insegnato alle donne da Estsanatlehi (“Madre di tutti”), la Donna che Muta, o Donna che si Rinnova, chiamata con molti nomi diversi tra cui Donna Conchiglia Bianca e Donna Dipinta di Bianco. Ella è la personificazione divina della Terra, con il suo Equilibrio immutabile ed i suoi Cicli perenni. Lei muta il suo abito, veglia sui cicli della Luna e delle Donne, su quelli del sangue e sui passaggi della vita femminile, specialmente su quello determinato dalla comparsa del mestruo che rende la fanciulla feconda.
Splendidamente vestita di candide conchiglie e di preziosi turchesi, è la segreta amante del Sole, con il quale fa dolcemente l’amore nei boschi verdi e sulle spiagge bagnate dalle onde, forse insegnando alle donne a fare lo stesso…
La sua pelle non raggrinzisce mai perché ogni qual volta Ella raggiunge una certa età si incammina verso Est, dove incontra la Se Stessa fanciulla e, abbracciandola, ne riassume le sembianze. Per questo si dice che fu Lei ad istruire le Donne sui segreti dell’Eterna Giovinezza, mostrando loro come mantenere viva ed ardente la Bimba interiore nonostante l’incedere degli anni ed il peso del corpo. Allo stesso modo, fu Lei a trasmettere loro tutta la Conoscenza tradizionale, così come gli antichi riti, i canti sacri, le parole magiche e i profondi misteri femminili.
In questo rito, che dura quattro giorni, la fanciulla divenuta donna si trasforma nella Donna che si Rinnova ed accoglie il Suo potere sacro dentro di sé, spargendo benedizioni al popolo che la festeggia con gioia e devozione. Le anziane della tribù la vestono con conchiglie bianche, simbolo della bellezza languida e voluttuosa delle acque e della femminilità, poi, facendola sdraiare con la pancia a contatto con la terra, la massaggiano con mani sapienti. Si crede, infatti, che nei momenti di passaggio e di iniziazione ad una nuova condizione di vita, il corpo ritorni morbido come al momento della nascita e che possa quindi essere “impastato” e “modellato” come fosse fatto d’argilla o di soffice pasta di pane. Così, lo si aiuta ad assumere una nuova forma, quella della donna fertile, in armonia con la trasformazione avvenuta interiormente.
Durante il primo e l’ultimo giorno del rito, la ragazza cammina in senso orario intorno ad un cesto pieno di cereali, pigmenti di pittura, polline e piume, considerati sacri elementi del rituale; il quarto giorno viene invece preparato un grande dolce. La fanciulla, insieme ad altre donne, pesta e polverizza il granoturco, facendolo diventare farina, e questa viene benedetta con il sacro polline e poi sparsa circolarmente in direzione del Sole. Quindi vengono presumibilmente uniti altri ingredienti a formare un impasto che viene poi avvolto nei cartocci del granoturco ed interrato. Sopra alla terra umida che ricopre il composto viene acceso un fuoco che per tutta la notte verrà alimentato per cuocere completamente il dolce.
Nel frattempo tutti si riuniscono nella capanna della fanciulla ed ella si siede in direzione dell’alba, per accogliere i primi raggi solari e rappresentare il congiungimento amoroso tra la Donna ed il Sole. Tutta la notte viene trascorsa ad intonare i sacri canti che invocano la Donna che si Rinnova, mentre Ella viaggia sulle parole e sulle musiche vibrate nell’aria sino a quando, nel tredicesimo canto, emerge nella fanciulla e la colma della sua essenza. Ora la giovane Donna, completamente identificata nella Dea, canta riferendosi a Lei in prima persona, parla con la sua voce ed è piena della sua consapevolezza.
Alcuni dei versi cantati sono questi:

“Con il mio potere sacro sto viaggiando
Dietro la mia casa vengono poste offerte votive di conchiglie
bianche stupendamente decorate…
con la bellezza davanti a me sto viaggiando
con il mio sacro potere sto viaggiando
con la bellezza dietro di me sto viaggiando
con il mio sacro potere sto viaggiando
con la bellezza sotto di me sto viaggiando
con il mio sacro potere sto viaggiando
con la bellezza sopra di me sto viaggiando
con il mio sacro potere sto viaggiando
con la lunga vita, ora con la bellezza sempiterna, io vivo.
Sto viaggiando
Con il mio sacro potere, sto viaggiando…
Sono qui; sono la Donna Conchiglia Bianca, sono qui…
Sulla distesa di conchiglie bianche, sono qui…”

La sensazione della presenza della Dea viene avvertita da tutti i presenti e la fanciulla ne percepisce l’Amore universale, la Bellezza immortale che permea ogni cosa presente sulla Terra. Ella è la Donna che si Rinnova, è la Madre che ha generato tutto, è l’amante del Sole. La fulminea Saggezza la riempie ed ella è il Tutto, è la madre di sua madre, la nonna di sua nonna, l’infante e l’anziana. Tutte le fasi della sua vita passata e futura sono presenti in lei e dell’immensa coscienza di quest’unico istante ella preserverà il ricordo per sempre.
Al termine dei canti e della cerimonia viene dissotterrato il Dolce della Luna e la fanciulla, sempre rivolta verso il Sole, lo taglia a fette, conservandone la parte centrale. Tutti se ne nutrono, tranne lei, che si limita a distribuirlo alle sue genti. In quel momento, infatti, ella incarna Estsanatlehi che dona ai Suoi figli il Nutrimento.
La torta è simbolo del matrimonio tra la terra ed il sole/fuoco, tra il femminile ed il maschile; contiene gli ingredienti che la Madre offre alla Sua progenie ed è una grande benedizione per tutti, poiché la sua consumazione apporta fortuna, prosperità, pace e benessere, al singolo come all’intera tribù. Si potrebbe pensare che, anticamente, uno degli ingredienti segreti del Dolce della Luna fosse qualche goccia di sangue versato dalla giovane donna e che fosse proprio tale ingrediente ciò che, più di tutto, portava benedizione e felicità.
Quando tutti hanno consumato la torta, la fanciulla viene dipinta con argilla bianca, che ella usa per segnare la pelle di chi desidera ricevere i suoi divini poteri; poi, viene nuovamente massaggiata dalle anziane, che le danno anche dei consigli sulla sua nuova condizione.
Il rituale termina con l’interramento della parte centrale della torta, come offerta e ringraziamento alla Madre Terra, al granoturco e agli altri preziosi alimenti che nutrono e rendono possibile la vita.
Anche dopo il termine del rito, la fanciulla rimane la Donna che si Rinnova, poiché per i Navajo ogni donna che ha vissuto il Kinaalda è la Donna che si Rinnova. Il potere e la presenza della Dea non la abbandona mai ed essa è considerata sacra, rispettata ed onorata come si onora il Divino.
Molti rituali antichi ci parlano del primo sangue femminile come momento magico e iniziatico, nessuna di noi probabilmente ha avuto la fortuna di essere festeggiata con un rituale così significativo e magico, alcune donne moderne hanno un ricordo doloroso e pieno di vergogna del primo ciclo mestruale, ed è un ricordo che in qualche modo ci trasciniamo dietro per tutta la vita, e con lui ci portiamo addosso anche l’imbarazzo, la vergogna e la sensazione di essere sporche.
Le donne Navajo, le Cuna, le aborigene e tutte le donne antiche che conoscevano e riconoscevano in questo passaggio un momento sacro dovrebbero insegnarci ad onorare tutti i nostri tempi femminili, prendete le vostre figlie e festeggiate il loro sangue, siate l’antica donna saggia per tutte le donne che incontrerete nella vostra vita, costruite capanne del sanguinamento, tende rosse, cantate e scrivete preghiere, onorate il vostro sangue e insegnate il potere del femminile, non abbiamo avuto la prima iniziazione al sangue come sarebbe stato giusto per ognuna di noi ma noi… abbiamo il potere di donarla a chi arriverà sul nostro cammino.
Siate donne anziane che guidano anche se non avete l’età per esserlo, il nostro mondo ha bisogno della saggezza e della conoscenza che si pensava perduta.


Selva Della Luna

fonti
Cultura e religione degli indiani d'america L.E. Sullivan




martedì 13 agosto 2013

๑๑๑ Emozioni di Tenda Rossa ๑๑๑




sogni dal seminario "le tredici madri: luna del grano" 

di sangue e di gloria

quando
dalle radici del mondo
cresce un'onda
che si propaga 
tra la vita, 
nelle donne
fiume di sangue,
come campi di grano
irrorati dal sole,
pervadono
psiche
membra 
cuore
allora
si sana l'antica ferita
si crean sogni di forza
si protegge risolutamente
si guarda profondamente in se stesse
laddove brilla da Dea Antica
Madre del Cosmo
ed erompe la Gloria 

Gabriella Giunta - Ishara Spirit


** E' così che mi piace raccontarvi la nostra esperienza in Tenda Rossa, attraverso la poesia nata da una di noi, Dee Rosse e attraverso le immagini, piccole poesie di sguardo.


Rituale di Accoglienza e Benedizione e tutte sentiamo di esser circondate dalla benedizione dell'Universo... un orb in foto ci da conferma


Posto Occupato ( occupiamo un posto per tutte le Donne che sono morte vittime di violenza)


Rosso Sorella 


Rituale con la Terra di Morte e Rinascita


Relax e coccole


Benedizione e Guarigione del Grembo


Il prossimo incontro di * Viaggio nella Terra delle Grandi Madri, Luna del Raccolto e Mabon * è previsto per il 22 settembre 2013 per informazioni e prenotazioni :
selvadellaluna@gmail.com

Vi ricordo che è disponibile la meditazione guidata in mp3 per guarire il Fiume rosso delle antenate 

Selva Della Luna 







giovedì 1 agosto 2013

๑๑๑ Tenda Rossa e Un Posto Occupato ๑๑๑



Nel Nome della Madre partecipa all'iniziativa Posto Occupato

con la Tenda Rossa in onore delle Antenate
riserveremo un posto a tutte le donne vittime
di violenza, perchè quella donna avrebbe avuto
il diritto di partecipare al nostro cerchio.
Questo Posto vogliamo riservarlo a loro, affinchè
la quotidianità non lo sommerga.


Selva Della Luna

* vi invito ad Occupare un Posto nei vostri seminari, al cinema, in teatro 
info su https://www.facebook.com/PostoOccupato

Sito Web http://www.postoccupato.org/